|
adsp napoli 1
17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Armatori

Concordia, la nave sarà dritta domani

Liveblogging Il relitto è disincagliato dagli scogli. Nessuno sversamento in mare. Tra sei/otto ore entreranno in azione i cassoni.  Diretta EuropaLive  (via Repubblica) |  Osservatorio


16.50. La nave non sarà a inclinazione zero prima di stanotte, se non nella mattinata di domani. È quanto emerso dalla seconda conferenza stampa tenuta dalla Protezione Civile insieme a Micoperi. L'inclinazione della nave ha raggiunto i 10 gradi. «Ormai il relitto è completamente staccato dalle rocce» ha detto Sergio Girotto, responsabile progetto Micoperi. «Siamo in una fase di routine, se così si può definire» sintetizza Fabrizio Curcio, direttore Ufficio Gestione delle Emergenze della PC. Ma il momento della fine della rotazione è destinato a slittare rispetto alle previsioni di stamattina che parlavano di circa otto ore a partire dalle ore 9, quindi con termine alle 17 circa. Ora che le ore 17 sono vicine però, la sensazione è che prima della mattinata di domani non si potrà dare la parola fine a questa delicata operazione di rotazione. «Siamo a metà del percorso. Non ci sono sversamenti di rilievo e tra circa quattro, sei ore entreranno in azione i cassoni» ha dichiarato Franco Porcellacchia VP Technical Operations di Costa Crociere. Questo significa che la nave, se queste ultime previsioni si riveleranno corrette, non sarà dritta prima delle ore 22/mezzanotte. Sarebbe scorretto parlare di "ritardi" visto che in questo tipo di interventi non esiste una programmazione fissa. Stiamo parlando di un lavoro di recupero mai fatto prima, che richiede attrezzature tecniche e conoscenze ingegneristiche di altissimo livello.
L'allungamento dei lavori non va quindi preso come un contrattempo, anzi, la buona notizia è che tutto procede senza imprevisti, da routine parafrasando la Protezione Civile. Verso le 22 è previsto un peggioramento delle condizioni del mare, con venti fino a 20 nodi e onde fino a un metro e mezzo. «Non sono condizioni che porterebbero alla sospensione dei lavori» rassicura Porcellacchia.  

16.26. Al momento il relitto è ad un'inclinazione di otto gradi. Il momento decisivo, come ha spiegato il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, sarà quando la rotazione giungerà a 20 gradi. Sarà il punto "intermedio" oltre il quale la nave inizierà sotto il suo stesso peso a girare dall'altro lato. In quel momento entreranno in azione i cassoni posti sul fianco emerso della nave che inizieranno a riempirsi di acqua.
 
15.00. Nessuna novità di rilievo. Disincagliato il relitto, si procede regolarmente con il lento e delicatissimo rollio che porterà la nave a inclinazione zero entro stasera. La rotazione procede molto lentamente (sono ormai visibili circa quattro metri di navi emersi) e pare improbabile che per stasera l'operazione di rotazione possa terminare, ma la Protezione Civile, nella conferenza di stamattina, ha spiegato che in questa seconda fase (la prima è stata il disincagliamento) si procederà molto lentamente per bilanciare i pesi interni. Nel corso della rotazione, infatti, tutti gli oggetti a bordo della nave (dall'arredamento agli immobili della cucina) si muoveranno in modo imprevedibile causando un cambiamento sostanziale nella distribuzione dei pesi. Terminata la fase di "assestamento" degli oggetti presenti all'interno, la rotazione accelererà per arrivare alle 8/12 ore totali quantificate per portarla dritta.
 
12.48. «I tecnici sono entusiasti: osservano la concretizzazione di mesi di studio passati su carte e progetti» ha detto il commissario Gabrielli al termine della conferenza stampa congiunta tra la Protezione Civile e l'italiana Micoperi, una delle due aziende (l'altra è la statunitense Titan Salvage) che si occupano dell'operazione di recupero. Bocche cucite sia dal governo che dalla Protezione Civile sul porto di dove Costa Concordia sarà smantellata. Ovvio che sarà Piombino, ma non c'è ancora la conferma ufficiale.
 
12.40.  Sulla base del monitoraggio Arpac e delle dichiarazioni della Protezione Civile, non ci sono al momento sversamenti. «L'acqua è limpida, ma siamo veramente all'inizio. La quantità di liquido che sarà versata a mare dalla nave sarà più consistente nelle prossime ore» ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli.
 
12.25. Conferenza stampa della Protezione Civile. Circa venti minuti fa la nave si è staccata dal fondo, in particolare dai due speroni di roccia che "trattenevano" il relitto. «La rotazione sarà finita quando il carico [dei tiranti] inizierà a diminuire» ha detto Sergio Girotto, responsabile progetto Micoperi. «Tutto procede secondo i piani» ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. Una delle fasi più delicate, la prima delle tre, può dirsi superata.
 
11.33. Quasi terminata la prima fase, pare senza alcun intoppo. La nave da 114mila tonnellate è disincagliata dagli scogli e si riescono a intravedere pochi metri emersi. 
 
10.33. I tecnici hanno affermato che già un'ora dopo l'avvio del tiraggio si sarebbe potuto notare visivamente lo spostamento della nave. Ma a un'ora e mezza dall'inizio dell'operazione la situazione è apparentemente statica.
 
10.13. I cavi muoveranno la nave di tre metri e mezzo l'ora. Sulla base di questa velocità, si prevede la fine dell'operazione di "rollio" entro sette ore. 
 
09.47. La nave sta per essere disincagliata dagli scogli (due i più grossi) su cui è appoggiata. Si attende (ma non è certo che si udirà) il forte boato delle lamiere che si staccano dalle roccie. 
 
08.00. «Nessun tipo di modifica dell'iter - ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli in merito alla posticipazione di tre ore - il ritardo è dovuto a un problema oggettivo. Il nostro compagno di strada in questi fragenti è il tempo. Temporali di questa natura sulle isole è quanto di più imprevedibile ci possa essere». 
 
--- 
 
Quasi 500 persone al lavoro tra operai e ingegneri per tirare su una nave da 114mila tonnellate incastrata in un specchio d'acqua non più profondo di una decina di metri, circondato a monte da un piccolo isolotto roccioso e a valle da uno strapiombo sottomarino da 50 metri. 
E' questo il parbuckling, la rotazione della nave da crociera Costa Concordia. Un'operazione unica al mondo, non tanto per le dimensioni della nave (i disastri ambientali delle petroliere interessano navi con una stazza mediamente doppia) quanto per la particolarità del luogo in cui è incagliata. Stamattina alle 9, dopo essere stata rimandata di tre ore a causa del maltempo, è iniziato il "rollio" che porterà la nave ad inclinazione zero in un tempo massimo di 12 ore. 
Non aspettatevi movimenti improvvisi, colpi di scena (almeno si spera). La rotazione avviene in un tempo lunghissimo, sufficiente a prevedere ogni imprevisto.
 
La rotazione in tre fasi. Tre fasi in cui i protagonisti sono 56 tiranti di acciaio, ciascuno lungo 58 metri e pesante 26 tonnellate. Per comprendere il peso che sosterranno, basti pensare che ogni anello della catena pesa 205 chili. Nel momento iniziale, eserciteranno una forza pari a duemila tonnellate, aggiungendo 200 tonnellate alla volta. A 4mila tonnellate di spinta la forza dei tiranti vince sulla gravità e la nave inizierà a ruotare su se stessa. La forza massima esercitata dalle tremende catene arriverà a un massimo di 24mila tonnellate, circa un quinto del peso della nave. Alcuni di questi tiranti sono attaccati ai nove cassoni sulla fiancata destra, altri direttamente alla struttura della nave.
La prima fase è la più delicata. Bisognerà disincagliare la nave dagli speroni di roccia su cui è incagliata. Se questi non faranno molta resistenza, sarà una fase che non durerà a lungo. La seconda fase è quella del lento "rollio" che la porterà fino a 20 gradi. Da qui in poi (terza fase) dovrebbe essere tutto in discesa: i cassoni inizieranno a riempirsi di acqua, aiutando sensibilimente il lavoro dei tiranti.
Una volta su, una piattaforma metallica circondata da centinaia di sacchi di sabbia sosterrà tutto il peso della nave, e la manterrà per i prossimi mesi, fino alla primavera, quando, tappata la falla lunga 50 metri e riparati altri ammacchi, sarà pronta a galleggiare verso il porto di Piombino dove verrà smantellata.
Impressionante è il numero di giornalisti sull'isola del Giglio. 400 sono stati i pass erogati nel giro di ventiquattr'ore, escludendo i permessi ai residenti che sono molti di più. Un circo mediatico proveniente da tutto il mondo che permette una diretta continua. Saranno le postproduzioni successive, a operazione conclusa, tra time lapse e foto, a regalarci le immagini più belle.

Per un ripasso su tutto quello che avverrà da qui ai prossimi mesi: Concordia, tutto quello che c'è da sapereDiretta EuropaLive (via Repubblica)| Osservatorio