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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Squali, stop al taglio delle pinne nell'Ue

Un regolamento comunitario vieta alle imbarcazioni degli Stati membri la pratica inumana dello "spinnamento"


Da oggi in Europa non è più consentita la pratica dello "spinnamento" degli squali in mare. Un regolamento emanato da Bruxelles impone infatti a tutte le imbarcazioni che pescano nelle acque dell'Unione europea e, a tutte quelle dell'Ue che pescano nel mondo, l'obbligo di sbarcare in porto gli squali pescati con le pinne attaccate al corpo. Gli Stati membri non saranno quindi più autorizzati a concedere permessi di pesca speciali che autorizzano i loro pescherecci a recidere le pinne a bordo per poi gettare le carcasse o il pesce ancora vivo in mare, dove andrebbe incontro ad una morte certa. In Oriente la zuppa di pinne di squalo è considerata una vera e propria prelibatezza, e una pinna può costare fino a 7.500 euro. La conseguenza è che il principale predatore dei mari, al top della catena alimentare negli oceani, è ormai in pericolo in Europa e in tutto il mondo: sono circa 100 milioni quelli che vengono uccisi ogni anno.