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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Tirrenia, le strategie dei pretendenti

Si riducono a tre i soggetti interessati all'acquisizione. Escono di scena Moby e Gnv. Trans Ferry potrebbe allearsi con il fondo Cinven. La flotta della compagnia di bandiera vale 700 milioni di euro


Prima erano sedici, poi otto, infine tre. Si riducono sempre più i pretendenti all'acquisizione di Tirrenia, i giochi stanno per chiudersi. Escono di scena i big dell'armamento Moby e Grandi Navi Veloci. Il primo per l'impegno nella delicata fase di quotazione in Borsa, il secondo si è congedato con una lettera indirizzata alla compagnia di bandiera. Sembra invece ufficiale il ritiro del fondo Carlyle.
E' tempo di nuove strategie. Trans Ferry, società nella lista dei pretendenti, si sarebbe ritirata ma solo temporaneamente visto che si parla di un suo rientro in gioco tramite il fondo Cinven Limited, rimasto in gara insieme al fondo F2i sgr spa.
Come è già stato anticipato, grandi manovre coinvolgono la Mediterranea Holding di navigazione che, insieme alla Regione Sicilia, sua partecipata, si sarebbe alleata con la Costantino Tomasos trasporti marittimi. Quest'ultima era già in gara con la Gestioni Armatoriali spa di Nicola Coccia, sembra scontata quindi un'alleanza tra l'ex presidente Confitarma e Mediterranea Holding, ma la notizia non è stata ancora ufficializzata dagli interessati.
Nel frattempo l'altro ieri sono state presentate a Unicredit, advisor Fintecna, le proposte per il piano industriale. Nel documento emergono i dati Tirrenia sul 2009. La prima sorpresa riguarda il fatturato, sceso da 284 milioni di euro (2008) a 231. l'Ebitda è sceso da 95 a 75 milioni con una redditività al 32%. I contributi pubblici sono scesi dai 101 milioni del 2008 a 75 milioni nel 2009. Per quanto riguarda la flotta il valore complessivo è pari a 700 milioni.
Intanto l'8 giugno i lavoratori Tirrenia si preparano a scendere in piazza sospendendo tutti i collegamenti tra la terraferma e le isole. «Credo di poter affermare senza smentita che in nessuna altra circostanza nella storia di queste società siano ricorse motivazioni così serie e così drammatiche da imporre una risposta compatta e totale di tutti i lavoratori interessati» ha detto il segretario generale Uiltrasporti Giuseppe Caronia. Gli esuberi in programma, infatti, sono tanti, circa 250.
Appuntamento al 18 giugno, data di scadenza per eventuali accorpamenti e nuove cordate, e poi di nuovo il 28, termine ultimo per le offerte vincolanti.
Paolo Bosso