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19 aprile 2024, Aggiornato alle 09,15
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Migliora il passivo trimestrale Hanjin

Meno 34 miliardi di won. Sono tanti, ma nel trimestre scorso il rosso era di 338 miliardi


Nel primo trimestre di quest'anno Hanjin Shipping riduce le perdite, pur restando ancora in profondo rosso. Meno 34,7 miliardi di won (31 milioni di dollari circa) su ricavi per 2.496 miliardi rispetto ad una perdita netta di 338,4 miliardi su ricavi per 2.264 miliardi nei primi tre mesi del 2012. Il risultato operativo è stato negativo per 59,9 miliardi rispetto ad un passivo operativo di 217,3 miliardi nel primo trimestre dello scorso anno.
Molto bene i ricavi del Business Unit Container – il reparto contenitori della compagnia - settore container a 2.056 miliardi di won (+14,1%), mentre il passivo operativo resta (70,6 miliardi), anche se fortemente recuperato (erano 243,4 miliardi di won nel trimestre 2012). 
La divisione Bulk invece ha chiuso i ricavi a 337,4 miliardi (-11,1%), con un utile operativo di 1,2 miliardi (-91,1%). «Le prospettive complessive del mercato delle rinfuse continuano ad essere deboli – spiega Hanjin - a causa della perdurante pressione determinata dall'aumento delle consegne di navi e dalla ritardata ripresa dell'economia cinese. Tuttavia la domanda per il trasporto dei raccolti del Sud America e la crescente domanda di carbone per la produzione estiva di energia elettrica si prevede avranno effetti positivi sul mercato».
Sul trasportato non c'è da lamentarsi, il problema semmai resta l'annosa questione del surplus di capacità. Tra gennaio e marzo la flotta coreana ha trasportato 1.109.285 teu, crescendo del 9,3% (1.014.839 nel 2012). Ai dirigenti preoccupa il timido e insignificante aumento dei noli, «nonostante i volumi trasportati siano cresciuti del 16,3%, 15% e 7,4% rispettivamente nei traffici Asia-Nord America, Asia-Europa e intra-asiatici» spiega la compagnia in una nota. 
Per il futuro Hanjin si attende una sostanziale stabilità: «Lo squilibrio tra domanda e offerta subirà una progressiva attenuazione ed è previsto un miglioramento della redditività attraverso un ulteriore aumento dei noli con l'arrivo della peak season nonché una stabilizzazione dei prezzi del petrolio». «L'offerta nel settore dei container continua a crescere – continua la compagnia - a seguito della consegna di grandi navi. Tuttavia i vettori continuano ad attuare diverse iniziative tra cui la razionalizzazione dei servizi, lo slow steaming, la restituzione anticipata di navi a noleggio e la demolizione di vecchie navi».