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24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
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Politiche marittime

Ambiente, stop a rigassificatore off shore Trieste

Per il ministero, mancano i dati sulla fascia di sicurezza intorno all'impianto da realizzare


In uno degli ultimi atti alla guida del ministero dell'Ambiente, Corrado Clini ha decretato nei giorni scorsi lo stop alla Valutazione di impatto ambientale per il Gnl al largo di Trieste perché al momento "non ci sono elementi sui vincoli che le fasce di sicurezza imporrebbero al traffico marittimo e sulle acque territoriali di Slovenia e Croazia". Clini ha segnalato che nel progetto di terminale offshore di rigassificazione del metano liquido al largo di Trieste, proposto dalla compagnia tedesca E.On, mancano i dati sulle conseguenze dell'istituzione della fascia di sicurezza attorno all'impianto per stabilirne la compatibilità ambientale. L'area in questione potrebbe estendersi ad altri Paesi rivieraschi. "Non sono disponibili – si legge in una nota del ministero - i dati relativi all'estensione della zona di sicurezza attorno al rigassificatore, come la cosiddetta safety zone, la separation zone e il corridoio di sicurezza, anche in relazione con le direttive dell'Imo, l'International maritime organization". Si conferma questo un periodo poco favorevole in Italia per i progetti di rigassificazione off shore. Solo nelle ultime settimane, infatti, iniziative analoghe sono naufragate (sia pure per motivi diversi) in Abruzzo e Sicilia.