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29 marzo 2024, Aggiornato alle 12,33
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Politiche marittime

Balene a rischio "collisione" sulle rotte Corsica e Sardegna

D'estate il traffico marittimo nell'area raddoppia e i grandi cetacei incrociano pericolosamente le rotte dei traghetti veloci


Incrociare d'estate le rotte dei traghetti che collegano la Liguria alla Sardegna ed alla Corsica, per le balenottere comuni è proprio come attraversare un'autostrada. I grandi cetacei che frequentano il bacino ligure-provenzale, nell'area del Santuario dei mammiferi marini Pelagos, sono infatti costantemente a "rischio collisione" con le navi che viaggiano oltre i dodici nodi, in particolare durante la stagione calda a causa del grande traffico.
La conferma arriva da un recente studio del Joint Research Centre, il servizio scientifico interno della Commissione Europea, che ha incrociato i dati sulla mappatura degli habitat favorevoli alla Balaenoptera physalus (specie già considerata a rischio estinzione) tramite rilevazioni satellitari, con quelli del traffico marittimo. "In tutto il Mediterraneo – spiega all'Ansa Jean-Noel Druon, uno degli autori dello studio - si stima che la popolazione di balenottere comuni arrivi complessivamente a circa tremila individui. Si tratta di un numero limitato variamente distribuito nell'habitat potenziale a disposizione, carico del krill di cui si nutrono". Nella zona del Santuario Pelagos "la densità del traffico marittimo raddoppia d'estate rispetto al resto dell'anno, con una distribuzione non omogenea e un picco dei traghetti veloci verso Corsica e Sardegna", aggiunge Druon.
Ci sono diverse soluzioni proposte dai ricercatori per limitare i rischi. Si potrebbero, ad esempio, collocare dei sistemi di telerilevamento del soffio dei cetacei a bordo delle navi oppure delle "boe intelligenti" lungo le rotte, che trasmettano la posizione degli animali in tempo reale, dando modo alle imbarcazioni di rallentare. Un'alternativa consiste invece nell'installare a bordo un sistema di posizionamento dei grandi cetacei appena avvistati da altre navi, permettendo una vigilanza rinforzata.