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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Zim incassa la fiducia delle banche

Nel 2012 ricavi in crescita del 5%. Debiti rimandati al 2014. Con la cancellazione degli ordini aumenta il cashflow.


Zim (17esima al mondo con 86 navi tra proprietà e charter) chiude il 2012 in crescita nei ricavi e incassa la fiducia delle banche.
E' la stessa compagnia di navigazione israeliana a rendere noto punto per punto l'andamento dell'anno scorso. I ricavi sono stati pari a 3,96 miliardi di dollari, in crescita del 5% sul 2011 grazie ai noli che salgono del 6,3% nell'ultimo quadrimestre 2012 passando da 1,283 dollari per teu a 1,364 (la media mondiale dello stesso periodo era di 1,342). L'Ebitda è stato pari a 107 milioni, (+30%).
«Massima fiducia e supporto dalle banche» riferiscono dai vertici, a patto di ripagare i debiti principali entro il 2014 (e non entro il 2013 come precedentemente stabilito). Un rimando che permette di gonfiare il cash flow fino a 166 milioni.
Anche le previsioni per quest'anno sono positive. Zim vedrà scendere le perdite che passeranno dai 276 milioni del 2012 a 206 (-34%), grazie alla cancellazione di cinque ordini, con un'opzione per altri quattro, che faranno ritornare 30 milioni di deposito nelle casse. L'accordo include la cancellazione e la posticipazione di un pagamento di 235 milioni pianificato per quest'anno, permettendo di avere a fine anno un cash flow da 94 milioni (72 nel 2012).
«Guardando avanti – spiega la compagnia in una nota – il settore è pieno di sfide. Continueremo a realizzare nuove navi, cosa che creerà un surplus di stiva e una pressione nelle rate dei noli, tenendo conto della volatilità del prezzo del petrolio. Entro il 30 aprile la compagnia presenterà un business plan di cinque anni».