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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

UNESCO, anche la Francia tutela il patrimonio subacqueo

Il Paese transalpino si appresta a ratificare la Convenzione internazionale del 2001 che stabilisce le regole per la corretta conservazione dei siti sommersi


Anche la Francia si appresta a firmare la Convenzione UNESCO del 2001 sul Patrimonio subacqueo, che stabilisce precise disposizioni per una corretta conservazione dei siti sommersi, dalle direttive sulle professionalità che possono essere coinvolte nei cantieri sottomarini, fino alle spinose questioni della proprietà dei relitti e delle relazioni internazionali intorno agli stessi. Fonti interne al dipartimento francese di ricerche archeologiche subacquee, si apprende dal blog dell'Archeologo subacqueo Michele Stefanile, danno la notizia per imminente, sottolineando che l'importante ratifica giunge al termine di una lunga negoziazione tra tutti i Ministeri coinvolti nella decisione, e che la firma avverrà con approvazione unanime.
La Francia è un Paese di primissimo piano sul panorama mondiale dell'archeologia subacquea: grazie a una tradizione di ricerche lunga e costellata di grandi scoperte, alla presenza di centri di eccellenza per l'archeologia navale, all'apertura verso l'innovazione e le sfide del futuro, con avanzatissimi progetti di archeologia in acque profonde, il Paese transalpino è da decenni un punto di riferimento e un modello, nel campo della ricerca come in quello dell'archeologia preventiva. L'assenza francese nel gruppo degli Stati firmatari era, insomma, un'anomalia che doveva presto finire.  Con quest'ultima ratifica, il Mediterraneo diventa un mare sempre più chiuso, per i cacciatori di tesori: Spagna, Italia, Croazia, Marocco, Libia, Libano, Montenegro, Slovenia, Tunisia, Albania, Palestina, hanno già intrapreso con decisione la strada indicata dall'UNESCO; per chiudere il cerchio, dopo la Francia, toccherà ad Algeria, Egitto, Israele, Siria, Turchia e Grecia, per gran parte Paesi già da anni attivi in ricerche archeologiche subacquee.