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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Infrastrutture

Container, un 2012 sottotono per i porti europei

I principali scali del Vecchio Continente riflettono la difficile situazione economica internazionale: Barcellona e Anversa perdono terreno, Rotterdam cresce (ma di poco)


Un anno poco brillante, il 2012, per il traffico delle merci movimentato nei porti europei. Gli scambi commerciali globali segnano il passo a causa della perdurante crisi economica e i principali scali del Vecchio Continente riflettono la difficile situazione internazionale. Lo scorso mese il traffico dei container nel porto di Barcellona è diminuito addirittura dell'8,5% attestandosi a 3,2 milioni di tonnellate rispetto a 3,5 milioni del novembre 2011. Nei primi undici mesi del 2012 il porto catalano ha movimentato un totale di 38,2 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 4,4% sul corrispondente periodo dello scorso anno. E un 2012 decisamente sottotono è stato anche quello del porto di Anversa che ha sviluppato un traffico di circa 183,8 milioni di tonnellate di merci, con una flessione dell'1,8% rispetto a 187,2 milioni di tonnellate nel 2011. La diminuzione è stata causata dalla contrazione dei volumi di traffico registrata in tutti i principali comparti merceologici.
Nella depressione generale, accenna invece un sorriso il porto di Rotterdam che ha movimentato quasi 443 milioni di tonnellate, più 1,7% rispetto all'anno precedente. "Nel 2012 - ha spiegato il presidente della Port of Rotterdam Authority, Hans Smits - il traffico dei container è aumentato lievemente grazie principalmente alle esportazioni. Nel segmento delle rinfuse secche, la flessione della produzione di acciaio in Europa è stata responsabile della riduzione del traffico, in particolare di minerali. Questa perdita è stata più che compensata dalla crescita delle rinfuse liquide: sono state movimentate quantità maggiori di greggio e, in particolare, di prodotti petroliferi".