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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Nigeria, tre marittimi italiani nelle mani dei pirati

Il sequestro degli uomini imbarcati sul rimorchiatore d'altura "Asso 21" della compagnia Augusta di Napoli è avvenuto al largo dello stato petrolifero di Bayelsa. La Farnesina chiede riserbo


Natale amaro per i quattro marittimi (tre dei quali italiani) imbarcati sul rimorchiatore d'altura "Asso 21" della compagnia di navigazione Augusta Offshore di Napoli, sequestrati dai pirati il 23 dicembre al largo dello stato petrolifero di Bayelsa, Sud della Nigeria, in un'area in cui i rapimenti di navi e equipaggi sono molto frequenti. La notizia è stata diffusa dall'International Maritime Bureau (Imb) che ha precisato che non ci sono feriti. I rapiti si chiamano Emiliano Astarita, 37 anni (il comandante, originario di Piano di Sorrento); Salvatore Mastellone, 39 anni, primo ufficiale Sant'Agnello; Giuseppe d' Alessio, 32 anni secondo ufficiale motorista, di Pompei; Anatoly Alexelev, 35 anni, marinaio semplice, ucraino. La nave è stata rilasciata ed è approdata in un luogo sicuro. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che la priorità è l'incolumità dei tre ostaggi italiani precisando che l'Unità di Crisi segue con attenzione e fin dall'inizio la vicenda e che il ministro Giulio Terzi è tenuto costantemente informato. Sulla vicenda è stato attivato anche il console italiano a Lagos. Solo nel 2012 sono stati registrati 51 atti di pirateria al largo della Nigeria e nel golfo di Guinea.