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23 aprile 2024, Aggiornato alle 10,08
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Napoli, quattro candidati per la presidenza del porto

A sorpresa si "autoindica" l'ex sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Bobbio, in polemica con quello di Napoli De Magistris. Gli altri tre sono Dario Scalella, Domenico Picone e Riccardo Villari


I quattro candidati alla presidenza dell'Autorità portuale di Napoli, da sinistra: Villari, Scalella, Picone, Bobbio. 
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Oggi si è completata un'atipica terna di candidati alla presidenza dell'Autorità portuale di Napoli. Atipica perché le indicazioni che arriveranno sul tavolo del ministro dello Sviluppo Passera non sono tre ma quattro. Il nome in più è quello dell'ex sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Bobbio, che si è "autoindicato" quando ancora ricopriva la carica di sindaco della città stabiese, in aperta polemica con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. 
Proprio ieri il primo cittadino partenopeo ha sciolto le riserve e messo sul piatto il suo nome. Si tratta di Dario Scalella, consigliere di Napoli Servizi (housproviding che gestisce gli immobili del comune partenopeo). E' stata l'ultima indicazione necessaria a completare la terna dopo quella di Camera di Commercio per Domenico Picone, ex direttore marittimo della Campania, e della Provincia per Riccardo Villari, ex sottosegretario ai Beni Culturali dell'ultimo governo Berlusconi. 
A questi nomi si è poi aggiunto un po' a sorpresa quello di Bobbio, poco utile ai fini del "gioco democratico" delle nomine, se non per infastidire la giunta comunale guidata da De Magistris. Una mossa che ha rovinato le intenzioni dei tre enti d'accordo ad indicare una terna condivisa. Il piano era infatti quello di presentare al governo tre nomi concertati senza che nessuno provenisse da un ente in particolare, ma tutti da tutti.
La carica dell'attuale presidente Luciano Dassatti scadrà il 4 febbraio. La prossima mossa riguarda il ministro Passera che dovrà scegliere un nome tra quelli indicati e cercare l'intesa con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.