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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Infrastrutture

Sportello unico, La Spezia è partita

Installate le apparecchiature RFID. È il primo scalo italiano a sperimentare il tracciamento completamente informatizzato


Attualmente nel porto di La Spezia quattro tecnici sudcoreani stanno lavorando. In sé non è una notizia di particolare rilevanza, se non fosse che si tratta di quattro ingegneri che faranno partire per la prima volta in Italia il sistema doganale dello sportello unico marittimo. E' il progetto MIELE: niente più carte, bolle, e tanta, tantissima semplificazione burocratica, almeno questa è l'idea, e saranno le prossime settimane, quando il sistema entrerà in funzione, a dare la risposta definitiva. 
Le società dietro il sistema informatico sono Hyundai U&I e KIC System, incaricate dal ministero dei Trasporti di Seul di installare le apparecchiature RFID (identificazione a radio frequenza), e seguiranno la merce dal porto di Busan a quello ligure. Il progetto è coordinato da Federica Montaresi dell'Autorità Portuale della Spezia e ha avuto il supporto operativo del terminal LSCT. 
Da oggi La Spezia può comunicare con Busan, «essere più competitiva» come ha detto il presidente dell'Autorità portuale dello scalo italiano Lorenzo Forcieri. Ora i tecnici si sono trasferiti al centro logistico intermodale di Melzo del gruppo Contship. E' l'ultimo tassello per estendere il tracciamento della merce a tutta la catena logistica, dal porto di partenza fino alla destinazione finale.