|
adsp napoli 1
19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

"Zona franca a Gioia Tauro? Inutile senza il trasbordo"

Confindustria Reggio Calabria commenta così la proposta della Regione Calabria. Sì agli incentivi fiscali ma da soli non rilanceranno i container, lo dice il passato


Una Zona Economica Speciale simile ad una zona franca per il porto di Gioia Tauro? Così sia ma non bisogna dimenticare il transhipment che è un'altra cosa. Confindustria Reggio Calabria esprime così la sua opinione su un'idea lanciata dalla Regione Calabria. Il dubbio dietro le potenzialità di una ZES sono nei precedenti storici: «Dieci anni dopo la zona franca, i cui risultati non sono stati all'altezza delle aspettative, è indispensabile ripensare il sistema degli incentivi per stimolare la creazione, nell'area retro-portuale, di un reale e organico tessuto produttivo». Per la Confindustria calabrese il sistema «potrebbe essere uno strumento utile a colmare il gap competitivo dell'area», si pensi all'Egitto e alla Tunisia dove il costo del lavoro è molto più basso che in Italia, ma «non ha alcun significato senza la movimentazione dei container. È dunque prioritario puntare sul rilancio dell'attività di transhipment, propedeutica a ogni altro ragionamento che riguardi l'area di Gioia Tauro. Per questo, è necessario continuare a usufruire della riduzione delle tasse di ancoraggio, su cui ogni anno si registrano ritardi e intoppi burocratici inaccettabili; ottenere l'abbattimento delle accise sul carburante in ambito portuale e la fiscalizzazione del 45% degli oneri sociali».