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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Pirateria, guardie private a bordo dopo un corso

Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, spiega che il decreto che disciplina le modalità d'impiego dei cosiddetti contractors sarà licenziato a fine anno


Solo le guardie giurate che avranno seguito uno specifico addestramento, oltre al corso di base previsto per gli addetti alla sicurezza, potranno prestare servizio a bordo delle navi che operano in zone a rischio pirateria. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, nel corso di un'audizione alla commissione Difesa del Senato. Entro la fine dell'anno sarà licenziato il decreto attuativo che disciplina le modalità d'impiego degli operatori della sicurezza privata a bordo delle navi. Il ministro ha comunque puntualizzato che la legge 130 del 2 agosto scorso "affida alle nostre forze militari un ruolo centrale e primario nell'azione dispiegata a favore della armatoria italiana. Ruolo, peraltro, che, in considerazione della natura e qualità dei beni giuridici coinvolti, costituisce la prima essenziale forma di presidio degli interessi nazionali in questo specifico settore, solo in mancanza del quale è possibile ricorrere alla utilizzazione di guardie giurate private". Inoltre, tra i contractors saranno preferiti quelli che abbiano prestato servizio nelle Forze Armate.
Nel decreto in fase di elaborazione, ha precisato il ministro, "viene posta una particolare attenzione alle modalità di imbarco e sbarco delle armi in una prospettiva funzionale che tende ad assecondare, accanto a quelle di controllo, esigenze di semplificazione. Infatti - ha aggiunto - le armi possono essere imbarcate non solo dal territorio nazionale ma anche dai porti limitrofi alle zone a rischio di pirateria. Tale previsione consente di limitare la disponibilità delle armi a bordo per il tempo strettamente necessario ai servizi di protezione".