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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Politiche marittime

Capitaneria di Napoli vara "Mare Sicuro" 2012

Un vademecum per bagnanti e diportisti. 1530, il numero a cui far giungere segnalazioni ed emergenze 


28 motovedette, 25 battelli veloci per pattugliare i circa 500 chilometri di coste della Campania. Con questi numeri e con il famoso 1530, numero gratuito per l'emergenza in mare a cui far pervenire tutte le segnalazioni di pericolo che si possono verificare in tutti i mari d'Italia, la Capitaneria di porto di Napoli affronta la tradizionale, complessa operazione "Mare Sicuro". Donne e uomini del Corpo, coordinati da Domenico Picone (nella foto), direttore marittimo della Campania e comandante del porto di Napoli, saranno impegnati per garantire incolumità e sicurezza ai bagnanti, diportisti a difendere l'ambiente marino.
Ad illustrare, nel corso di una conferenza stampa su uno dei battelli della Guardia Costiera-Capitaneria di porto, gli scopi dell'operazione lo stesso ammiraglio Picone ed il suo stretto staff di ufficiali.
"Non mi stancherò mai di ripetere –ha detto quasi ossessivamente l'alto ufficiale- che la comunicazione e l'informazione è fondamentale perché tanti episodi, purtroppo a volte anche luttuosi, non debbano accadere o ripetersi. Bisogna diffondere il verbo che la sicurezza, soprattutto per mare, deve essere raggiunta ad ogni costo senza se e senza ma". Quindi, una serie di esempi e raccomandazioni, tra l'altro contenuti in un decalogo distribuito dalla Capitaneria di Napoli e che riguardano tutti gli aspetti sopratutto riferiti alla sicurezza. Un vademecum completo di tutte le cose da non fare in mare, con annesse le principali dieci maggiori trasgressioni con le relative sanzioni. Particolare attenzione alla protezione delle aree marine, zone dove vigono attività parzialmente o totalmente limitate.