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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Politiche marittime

Chamber of Shipping bacchetta l'Autoridad de Panamá

L'associazione internazionale critica come scorretto il piano di aumento tariffario che prevede incrementi fino al 15%. E proprio a gennaio l'authority del canale aveva rassicurato i clienti su "piccoli adeguamenti"


Il piano di incremento tariffario per i transiti nel canale di Panama, che prevede aumenti fino al 15%, è «semplicemente inaccettabile» come l'hanno definito gli stakeholders. Per questo gli interessati hanno mandato una lettera all'International Chamber of Shipping (Ics) per chiedere una sua opinione in proposito. La risposta non si è fatta attendere e il commento è stato chiaro: un piano «frettoloso, eccessivo» che «può causare ulteriori problemi alle compagnie di navigazione» tenendo conto anche del fragile momento economico. Così Ics ha chiesto all'Autoridad del Canal de Panamá (Acp) di ritirare il piano chiedendogli che ogni decisione futura su modifiche alle tariffe debba essere comunicata con almeno sei mesi di anticipo. "Non c'è alcun urgente bisogno degli aumenti - ha detto il segretario generale Ics Peter Hinchliffe - gli introiti generati dal canale sono attualmente molto consistenti". Inoltre, come ha commentato Hinchliffe, il canale è una risorsa nazionale importante per il buon funzionamento della supply chain globale, per cui bisogna «tenere conto di questo importante ruolo pubblico nel momento di stabilire le tariffe». 
L'autorità del canale di Panama a gennaio aveva rassicurato gli armatori che ogni eventuale aumento sarebbe stato solo un "piccolo adeguamento". Ma quel +15% sembra quasi una presa in giro. L'intervento di Ics rimarca questa sensazione.