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19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
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Infrastrutture

Porti, accordo "ecologico" Fincantieri-Imesa

L'azienda anconetana installerà su tre navi della società di costruzioni il sistema Shore Connection, che consente alle unità in porto di collegarsi alla rete elettrica terrestre


Su tre nuove navi da crociera della Fincantieri sarà istallato lo Shore Connection, un nuovo strumento che consente alle unità in porto di collegarsi alla rete elettrica terrestre e azzerare così le emissioni di CO2. Si tratta di un modello di quadro elettrico progettato e realizzato da Imesa, società jesina del gruppo Schiavoni di Ancona.
Il dispositivo risponde alle più recenti normative comunitarie che impongono una drastica riduzione delle emissioni inquinanti, causate per la gran parte dalle navi che, una volta attraccate negli scali, tengono i generatori operativi (e dunque i motori accesi) per fornire corrente elettrica ai sistemi di riscaldamento, illuminazione e refrigerazione a bordo. Ecco perché risulta essenziale poter connettere la nave alla rete elettrica terrestre; operazione complessa, tenuto conto delle diverse frequenze e delle elevatissime potenze necessarie. Qui entra in gioco lo Shore Connection, un'interfaccia tra i quadri principali di distribuzione della nave e le prese di terra.
Con questo sistema, la nave può alimentare i servizi a bordo a motori spenti, annullando le emissioni inquinanti. L'azienda anconetana ha già stretto accordi con Imtech, integratore di sistema olandese, con la sede genovese del Gruppo Abb (tre esemplari per navi da crociera) e con Sam Electronics, integratore di sistema tedesco, al quale ha fornito un dispositivo per megayacht e sette per navi da lavoro.