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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Ripresa, aspettando il 2011

Buone notizie dai traffici marittimi internazionali. A gennaio i principali porti cinesi e americani registrano ottimi risultati. Ma i dati risentono delle forti flessioni dell'inizio del 2009. Solo gli andamenti di quest'anno e dell'inizio del 2011 potranno confermare un'economia in ripresa


Buone notizie dai traffici marittimi internazionali. A gennaio i principali porti cinesi e americani hanno registrato un deciso miglioramento del movimento merci rispetto allo stesso mese del 2009. Ma si tratta della prima tappa di una ripresa che darà i suoi frutti solo nel 2011, quando gli stessi porti che ora segnano andamenti positivi li confermeranno a gennaio del prossimo anno.
Se si guardano i dati di Singapore per esempio, il volume movimentato il mese scorso è migliorato del 18,1%, lo stesso volume è inferiore del 5% sul gennaio 2008, quest'ultimo a sua volta superiore del 7,5% sul gennaio 2007. Per il porto di Hong Kong bisogna addirittura risalire al 2004 per registrare un incremento percentuale rispetto agli anni antecedenti la crisi economica. Stesso discorso vale per il porto di Long Beach dove il volume di traffico totale è stato superiore del 7,4% rispetto al gennaio 2009 ma risulta inferiore rispetto a quello movimentato nel gennaio del 2008, del 2007, del 2006 e del 2005. Solo nel 2004 il confronto è positivo. Lo stesso vale per Los Angeles dove bisogna risalire addirittura al 2003.
Anche la Elaa, l'European Liner Affairs Association (Elaa), presentando i recenti dati sui traffici marittimi containerizzati, frena gli entusiasmi. Il 2010 è partito bene, c'è un rialzo consistente dei volumi trasportati su alcune delle principali rotte già alla fine del 2009 ma i dati positivi risentono delle forti flessioni dell'inizio dello scorso anno. In particolare, lo scorso dicembre è stato registrato un aumento del 9,5% del traffico sulla relazione westbound dall'Asia all'Europa, pari ad oltre 1.105.195 teu rispetto a 1.009.632 teu del dicembre 2008. L'ultimo bimestre del 2009 è stato l'unico periodo dell'anno in cui sono stati totalizzati incrementi mensili del traffico (in novembre l'aumento è stato del 2,5%). Ancor più accentuato (+47%) è stato l'aumento dei volumi registrato nella relazione eastbound Europa-Asia lo scorso dicembre, mese nel quale il traffico è stato pari a 543.286 teu. 
Insomma la ripresa sembra vicina ma è presto per cantare vittoria. Uno dei segnali più rilevanti di un'economia in crescita sono i fatturati delle compagnie e il numero degli investimenti. Quando questi ultimi cominceranno a crescere e i principali porti mondiali confermeranno i buoni risultati attuali anche a gennaio del 2011 allora si potrà parlare di ripresa per il traffico marittimo.
 
Paolo Bosso