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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Genoa Fast Corridor, un progetto per decongestionare il porto

L'iniziativa nasce nell'ambito del programma Tiger (Transit via Innovative Gateway concepts solving European - intermodal Rail needs). In prospettiva c'è il rafforzamento della tratta ferroviaria tra lo scalo ligure e quello di Rotterdam

Per discutere sulla necessità di rafforzare il corridoio ferroviario Genova – Rotterdam, si sono riuniti nel capoluogo ligure i partner del progetto Tiger (Transit via Innovative Gateway concepts solving European - intermodal Rail needs), che ha l'obiettivo di decongestionare il traffico nei porti europei con nuove soluzioni operative, favorendo la multi modalità. Una parte specifica del progetto Tiger è il Genoa Fast Corridor (Gfc) che riguarda il Corridoio 24 Genova - Rotterdam. Il principale scalo della Liguria è situato in una posizione strategica ideale come sbocco sul mare delle merci provenienti e dirette verso l'Europa centrale e settentrionale. La conformità geografica del territorio, caratterizzato dai rilievi appenninici a poca distanza dal mare, riduce la disponibilità di aree in cui stoccare i container in arrivo. Per sopperire a questa mancanza è stato creato il dry port Rivalta Terminal Europa. Il Gfc punta a decongestionare il porto di Genova grazie all'uso della rete ferroviaria e alle infrastrutture del dry port nell'entroterra, creando un servizio "door to door" di elevata qualità grazie alle soluzioni intermodali e alle tecnologie computerizzate che consenta una importante riduzione dei tempi di transito delle merci. I partner del progetto Genoa Fast Corridor sono Regione Liguria, l'Autorità portuale di Genova, Rivalta Terminal Europa e Terminal San Giorgio. Inoltre P&T e Novaconsult costituiscono il segretariato tecnico, mentre CircleCap e NewDeal sono i fornitori tecnici.