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16 aprile 2024, Aggiornato alle 09,28
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Infrastrutture

Porto di Salerno, dragaggio ultimato entro il 2015

Il segretario generale dell'Autorità Portuale, Luigi Di Luise, indica tra le priorità l'allargamento dell'imboccatura dello scalo per accogliere navi sempre più grandi


Dragare i fondali del porto commerciale nel più breve tempo possibile, comunque entro la fine del 2015. Il segretario generale dell'Autorità Portuale di Salerno, Luigi Di Luise, è convinto che sia un obiettivo raggiungibile e che eventuali difficoltà operative potranno essere agevolmente superate dalle moderne tecniche di scavo che saranno impiegate. Di Luise illustra a Salernoeconomy.it, settimanale online diretto da Ernesto Pappalardo, i principali interventi previsti nell'ambito del progetto di trasformazione del secondo scalo campano, finanziato con 73 milioni di euro dall'Unione Europea. Per rilanciare i traffici merci e porre le basi per accrescere i flussi crocieristici, oltre al dragaggio (le cui complesse procedure di attuazione sono partite nel 2010), sarà quindi fondamentale allargare l'imboccatura. "L'approfondimento dei fondali e l'ampliamento dell'imboccatura – spiega Di Luise – sono indispensabili per consentire l'ingresso in porto a navi di nuova generazione, con pescaggio fino a 14 metri. Il volume di sedimenti da dragare ammonta a circa 8 milioni di metri cubi". Nel corso dei lavori, sarà anche effettuato uno studio meteo-marino, con l'analisi delle agitazioni ondose all'interno del porto, per valutare le eventuali variazioni del trasporto solido marino (spostamenti di sabbia) causati dallo scavo del'imboccatura. "In ogni caso – conclude Di Luise – l'Autorità effettuerà un monitoraggio costante dei fondali, della qualità e della quantità dei sedimenti e delle comunità betoniche che vi si insediano, nonché lo stato di salute delle acque in relazione ai suoi parametri chimico-fisici".