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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Tanger Med, crescono i traffici del 17 per cento

Lo scalo marocchino ha fatto registrare, nel 2011, un incremento significativo soprattutto su traghetti e passeggeri. Il nuovo sito Renault a Melloussa garantirà un'ulteriore crescita


Tanger Med sta consolidando la sua posizione tra le infrastrutture portuali più importanti a livello internazionale. Lo scalo marocchino di Tangeri ha registrato, nel 2011, un traffico globale di circa 27 milioni di tonnellate, il 17 per cento in più rispetto all'anno precedente. Realizzato sullo stretto di Gibilterra che, con oltre 100 mila navi l'anno, è la seconda via più trafficata al mondo, si trova in una posizione strategica per i passaggi commerciali fra Asia, Europa e Americhe. Il complesso, che comprende i porti Tanger Med 1, divenuto operativo, dopo tre anni di lavori, nel luglio 2007, e Tanger Med 2, estensione nata per portare, entro il 2016, la capacità complessiva a 8,5 milioni di container, può gestirne attualmente fino a 3,5 milioni.
Secondo i dati forniti dall'autorità portuaria locale,  nel settore container, che copre principalmente le rotte verso l'Africa occidentale, l'Asia e il Sud America e collega il Medio Oriente al Nord Europa, con oltre 2 milioni di unità movimentate (circa il 70 per cento del volume nazionale), c'é stato un aumento dell'1,7 per cento.
La crescita più significativa è stata dunque assicurata dal traffico su traghetti che, rispetto al 2010, ha registrato un aumento del 67 per cento dei tir trasportati. Questo forte incremento è spiegato anche dall'efficacia delle infrastrutture autostradali che collegano Tanger Med, passando per Rabat, Casablanca e Marrakech, ad Agadir, e che permettono un accesso logistico performante alla regione agricola del Souss. Ottimi risultati anche per il traffico passeggeri (oltre 1,7 milioni) e veicoli leggeri (oltre 600 mila), con aumenti rispettivamente del 51 e del 67 per cento.
E nei prossimi anni è prevista un'ulteriore crescita del traffico di Tanger Med, grazie all'avvio del sito produttivo Renault a Melloussa, la cui produzione è destinata, per il 90 per cento, all'esportazione.