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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Assoporti, in aumento le tasse portuali. Un bene?

L'Associazione dei porti italiani informa che nel decreto Milleproroghe è prevista una norma che aumenta le tasse portuali


Il presidente dell'Assoporti, Francesco Nerli, in scadenza dalla carica nazionale a giugno prossimo, esprime soddisfazione perché sui porti potranno essere aumentate le tasse.  "Esprimiamo soddisfazione –afferma in una nota- per l'accoglimento della nostra proposta nel cosiddetto "Decreto Milleproroghe",  della previsione normativa che consente il graduale ripristino dell'adeguamento delle tasse portuali al tasso d'inflazione". "E' importante ricordare –sottolinea- che le stesse tasse erano ferme al 1993". Giusto, dopo 19 anni, sembra più che giusto aumentare le tasse sui porti anche perché le maggiori entrate –sempre a detta del presidente Assoporti- serviranno alle Autorità Portuali, che potranno riutilizzare i fondi, anzitutto per la manutenzione degli ambiti portuali.
Tutto questo sembra lodevole. Ma perché tanto trionfalismo nell'informare di una misura che sicuramente andrà ad impattare negativamente sui traffici portuali? Gli armatori dovranno pagare di più, i nostri porti saranno ancora meno competitivi rispetto ad altri, soprattutto quelli della sponda nordafricana che in quanto a tasse non ci vedono, anzi non le vedono. Ma il presidente Assoporti chiude la nota con una notizia rassicurante: "La seconda parte dell'articolo, quello che ne consente la variazione fino all'azzeramento, rimane fermo, in modo che quelle Autorità Portuali che lo ritengono utile potranno applicarla". Cosa faranno a questo punto i porti? Seguiranno la rotta tracciata dal "Milleproroghe" nella prima parte, oppure come altri, Gioia Tauro in testa, non applicheranno, anzi azzereranno le tasse portuali? E tutto ritorna come prima. Ed allora, perché tanto trionfalismo?

Nella foto il presidente di Assoporti Francesco Nerli