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28 marzo 2024, Aggiornato alle 12,19
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Infrastrutture

Nonostante la Grecia, a Bari il traffico è in crescita

Nel 2011 il porto pugliese registra un +2,5% nei movimenti complessivi. Traffico crocieristico cresce a doppia cifra. Ro-ro e auto in calo. Bene anche i porti di Barletta e Monopoli


Una performance che non è esagerato definire straordinaria per il porto di Bari nel 2011, visto il delicato momento economico e con il paese più pesantemente in recessione di fronte le sue coste. Infatti, nonostante la crisi in Grecia (-16,5% nel traffico totale), che ha sicuramente scoraggiato le partenze dai Balcani, lo scalo pugliese ha visto crescere il traffico complessivo del 2,5% e sfiora i due milioni di passeggeri (1.951.000). In particolare, il traffico crocieristico è aumentato del 15,6%, complice il recente arrivo di Royal Caribbean. Quest'ultima tipologia di traffico sarà quasi certamente destinata ad aumentare visto che proprio il gruppo crocieristico statunitense aggiunge da quest'anno Bari tra i suoi home port italiani. Male il traffico delle auto, calato dell'8,5%. Anche il traffico delle merci non se la passa bene (5 milioni di tonnellate in calo del 4,5%), ma solo se includono i rotabili. Infatti, escludendo questa tipologia, i dati sono più confortanti con il raggiungimento per la prima volta nella sua storia dei due milioni di tonnellate. 
Nell'insieme, i porti di Bari, Barletta e Monopoli, amministrati dall'Autorità Portuale del Levante, hanno movimentato un traffico delle merci di oltre 6,3 milioni di tonnellate rispetto a 6,5 milioni di tonnellate del 2010. Per l'Authority «altri fattori di riequilibrio dei traffici sono stati la straordinaria performance della Croazia (+26%) trainata dal turismo religioso e la tenuta dell'Albania (+3,5%).
«Per il 2012 – conclude l'Ap - le aspettative appaiono molto prudenti tenuto conto che un inizio d'anno segnato dai blocchi dell'autotrasporto, dal gelo atmosferico e dal naufragio di Costa Concordia, assieme alle previsioni economiche recessive, prospetta un anno sicuramente delicato».