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19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
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Infrastrutture

Fincantieri, avanti fino al 2014

L'amministratore delegato Fincantieri rasserena gli animi sulla situazione in cui versano i cantieri navali italiani. Bono: "Con gli ordini che abbiamo, sopravviviamo fino al 2014". Sestri e Castellammare gli stabiilimenti più deboli


«Noi, con gli ordini che abbiamo, fino al 2014 sopravviviamo». Con una rima baciata l'amministratore delegato Fincantieri Giuseppe Bono rasserena gli animi sulla situazione in cui versa il gruppo cantieristico. Come a dire: la crisi è profonda ma il lavoro tutto sommato c'è. «Nel frattempo – aggiunge Bono di fronte la Commissione Lavori Pubblici del Senato - speriamo che cambi il mondo»  riferendosi così ad una crisi che coinvolge tutta la catena produttiva della cantieristica. «Negli ultimi tre anni in Europa c'è stato l'ordine di un solo traghetto mentre nei sette anni precedenti io ne ho presi due all'anno» prosegue l'ad Fincantieri. 
A detta di Bono nessun cantiere chiuderà. «Noi le idee chiare ce le abbiamo su quello che bisogna fare e che dà prospettive che non siano solo la costruzione di navi. Ho tenuto in piedi otto cantieri e penso di aver meritato non dico una medaglia ma almeno un po' di credibilità». 
Per quanto riguarda gli stabilimenti di Sestri Ponente e Castellammare di Stabia, i più colpiti dal vuoto di commesse e a rischio chiusura fino a pochi giorni fa, «avrebbero più sofferto dalla crisi perché dal punto di vista infrastrutturale erano i più deboli». Monfalcone invece è il cantiere che «per ragioni storiche gode della maggiore efficienza infrastrutturale e logistica. Non è tra i più grandi al mondo – afferma Bono - ma uno dei più efficienti. E lì hanno pagato il prezzo più alto: sono andate via mille persone dell'indotto». Ma oggi «è il cantiere che dal punto di vista del carico di lavoro è quello messo meglio insieme a quelli militari: c'è una nave in costruzione e tre da costruire».
A proposito dell'accordo firmato il 21 dicembre al ministero del lavoro con i sindacati (senza la firma della Fiom), l'ad Fincantieri ha precisato che quell'accordo «lo stiamo estendendo nei vari cantieri con accordi insieme a quel sindacato che non ha firmato: ad Ancona e Palermo sono stati siglati accordi anche con la Fiom».