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16 aprile 2024, Aggiornato alle 15,53
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Costa Concordia, governo vara stato di emergenza

Il Cdm approva la misura per intervenire con più risorse sull'Isola del Giglio. Allo studio nuove limitazioni sul traffico navale: tre miglia dalla costa per i cargo con trasporti pericolosi e in aree protette, stretta sul traffico della Laguna 


Stato di emergenza per l'Isola del Giglio, luogo dell'incidente del Costa Concordia. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi pomeriggio, vara così la misura che permetterà al governo di intervenire con più fondi e risorse su una zona a rischio disastro ambientale. Per quanto riguarda le nuove regole sul traffico navale (legge 51/2001, art. 5, comma 2), il CdM ha preso in esame diverse ipotesi sulla base di un decreto interministeriale tra Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti e Ambiente che dovrebbe essere varato a breve. Il ministero dell'Ambiente vorrebbe limitare la navigazione a tre miglia dalla costa per i cargo con trasporti pericolosi che transitano in aree protette, incluse linee guida e interventi su due aree di maggior attenzione come il Canale di Piombino e Venezia. Per quest'ultima limiti di tonnellaggio nel Bacino di San Marco mentre in Laguna distanza di sicurezza di due miglia tra le navi in transito. Per le aree protette ci saranno linee guida alle Capitanerie di Porto che verranno definite a seconda delle zone mentre in alcune aree da individuare potrebbe esserci l'obbligo di usare il pilota, intensificando una prassi già di consuetudine nei porti. E su Venezia è arrivata l'intesa tra l'Autorità Portuale e il ministero su due proposte: la prima, di breve periodo, per attivare subito una nuova rotta diversa dal bacino di San Marco, e l'altra a medio e lungo periodo per la realizzazione di una nuova stazione marittima lontana dalle acque delle calli.