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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Fincantieri, accordo anche per Ancona

Dopo l'intesa sul cantiere di Palermo, che per ora prevede solo la cigs, allo stabilimento marchigiano due commesse da Compagnie du Ponant e Silver Sea. Mobilità per 60 lavoratori e cigs per 250


Dopo l'accordo su Palermo, Fincantieri ha raggiunto un'intesa anche per lo stabilimento di Ancona. A differenza del centro siciliano, dove il piano prevede Cigs non a zero ore e la costruzione di un prototipo offshore per ora senza committente, le nuove direttive per il cantiere marchigiano riguardano la costruzione di due navi, una della Compagnie du Ponant e un'altra della Silver Sea in dirittura di finanziamento.
Mobilità incentivata volontaria o per pensionamento per un massimo di 60 addetti e 205 lavoratori in cassa integrazione a rotazione in funzione del ciclo produttivo, il tutto per due anni. L'assemblea dei lavoratori approva all'unanimità insieme alla soddisfazione dei sindacati Fim-Cisl, Uilm e Uilm-Marche.
Riapre quindi il centro di Ancona dopo mesi di dure proteste. «Senza l'accordo separato del 21 dicembre – affermano i sindacati - che già prevedeva esuberi su base volontaria e cassa integrazione a rotazione, non si sarebbe potuti giungere a quest'accordo». Diversa l'opinione della Fiom, secondo la quale proprio questi ultimi accordi modificano in parte il piano del 21 dicembre, visto che prevedeva la chiusura dello stabilimento. Oggi dovrebbero arrivare le lamiere che serviranno a costruire la nave per la Compagnie du Ponant, di cui lo stabilimento anconetano ha già costruito una gemella.
Attualmente circa 540 addetti su 578 sono in cassa integrazione (alcuni lavorano in trasferta) avviata dal 5 ottobre del 2009. L'accordo prevede infine anche trasferimenti in trasito, part-time, novazioni di contratti, sempre su base volontaria, un impegno a ridimensionare l'impatto di appalti in deroga, saturando prima la manodopera interna, a riqualificare e ricollocare il personale nello stabilimento per renderlo più efficiente e competitivo. Sarà anche possibile diminuire le "eccedenze" fino a 180 unità se le azioni di efficientamento lo permetteranno. Insieme ai siti di Porto Marghera e Monfalcone, Ancona costituirà un polo produttivo integrato per assicurare "massima singergia operativa".