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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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I Giovani Armatori chiedono un Registro semplificato

Uno studio del gruppo di Confitarma presenta i fattori che condizionano la crescita della flotta italiana. Il fisco punto di forza ma, secondo il presidente Novella, "bisogna sburocratizzare e accentrare"


Il gruppo Giovani Armatori di Confitarma ha costituito un gruppo di lavoro per l'analisi e l'osservazione dei fattori che condizionano l'operatività della flotta mercantile in un contesto internazionale di "agguerrita concorrenza sui mari del mondo". Lo studio è stato presentato il 14 dicembre nel corso dell'assemblea di fine anno del gruppo, presieduta da Valeria Novella e convocata insieme alla Commissione Navigazione Oceanica presieduta da Angelo D'Amato.
«Ci è sembrata molto interessante – sottolinea D'Amato - l'idea di analizzare i principali aspetti che influiscono sulla operatività degli armatori italiani confrontando norme e procedure previste in altri registri europei». Uno studio a "costo zero" ci tiene a precisare D'Amato, «in linea con le indicazioni di rigore del nuovo governo».
Sulla base dei risultati della ricerca, la forza del Registro Internazionale Italiano risiede negli aspetti gestionali e fiscali. «Nondimeno – afferma Valeria Novella - in un contesto come quello marittimo in continua evoluzione, l'eccellenza del nostro Registro Internazionale non può rimanere tale se non vengono attivati miglioramenti in linea con le nuove esigenze degli operatori. In particolare, l'aspetto che necessita di maggiori perfezionamenti è quello legato alle procedure burocratiche per le varie fasi della vita di una nave». Anche qui, quindi, l'emergenza è tutta nello "sburocratizzare", in primo luogo nel rilascio di documenti per i quali oggi sono necessari procedure complesse e tempi troppo lunghi. Secondo Novella la cura consisterebbe in diversi interventi: maggiore informatizzazione, accentramento delle competenze per il rilascio delle pratiche amministrative, e un maggior coinvolgimento dei Registri di Classifica.
Allo studio hanno contribuito Andrea Berlingieri Jr., Andrea Garolla, Giacomo Gavarone e Francesco Beltrano.