|
adsp napoli 1
01 maggio 2024, Aggiornato alle 20,50
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

Wista Italia premia l'Apostolato del Mare

Riconoscimento per la fondazione religiosa che assiste i naviganti. Il direttore Don Giacomo Martino ritira il premio. L'impegno dell'associazione sul caso delle navi abbandonate


Il premio Wista Italia 2011 è stato assegnato a don Giacomo Martino (nella foto), direttore dell'Apostolato del Mare Italiano, fondazione che assiste i naviganti di tutte le nazionalità.
La settimana scorsa a Genova, nell'ambito di una serata organizzata da Wista (Women's International Shipping & Trading Association) Italia, la cui presidente è Daniela Fara, direttrice dell'Accademia Italiana della Marina mercantile, il premio è stato consegnato a don Giacomo Martino che l'ha dedicato a tutti i marittimi abbandonati e sofferenti, una piaga cui ha consacrato la sua vita e il suo impegno.
I casi di abbandono di navi con equipaggi a bordo da parte di armatori senza scrupoli - ha ricordato Wista Italia - è un dramma ricorrente e purtroppo il più delle volte nascosto nel panorama del trasporto marittimo internazionale. All'Apostolato del mare fanno capo 26 sedi della Stella Maris, sparse nei porti di tutta Italia. Sotto questa Stella, solidarietà e accoglienza vengono messe in pratica ogni giorno tramite volontari appositamente formati: le visite a bordo talvolta svelano situazioni ai limiti della sopravvivenza, dove mancano cibo e acqua. Wista Italia ha evidenziato che, complice la crisi economica, le richieste di solidarietà e intervento si sono moltiplicate e, quasi fosse un copione, i casi estremi di equipaggi abbandonati si verificano con le stesse modalità. Considerando le conseguenze difficili e disumane in cui vengono a trovarsi i marittimi, don Giacomo Martino li ha affiancati al fenomeno della pirateria.
Nel corso della serata il direttore dell'Apostolato del Mare ha voluto ricordare anche la paladina dei diritti dei marittimi Raina Junacovic, moglie dell'ufficiale marconista morto insieme ad altre 30 persone, nel naufragio della Seagull, nel 1974. La sua battaglia contro gli armatori ombra è durata tutta la vita: è grazie a lei - ha detto - se oggi i marittimi viaggiano sicuri.