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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Ormeggiatori di Napoli, sede rinnovata e nuove imbarcazioni

Il Gruppo Ormeggiatori del porto di Napoli inaugura la sede da poco ristrutturata. Battezzate due nuove imbarcazioni per le operazioni di recupero, approdo e assistenza alle navi 


Gli ormeggiatori del porto di Napoli rinnovano la loro sede operativa e battezzano due nuove imbarcazioni. Alla presenza del comandante della Capitaneria Domenico Picone e del responsabile della Sezione tecnica Raffaele Vezzi, il capogruppo degli ormeggiatori napoletani Antonio Di Bernardo ha presentato i locali ristrutturati presso l'Immacolatella Vecchia dello scalo napoletano. Nuove attrezzature, un desk operativo e due grossi monitor da più di 40 pollici contribuiranno a rendere ancora più efficace il servizio degli ormeggiatori napoletani, nato nel 1946. Il sistema di monitoraggio del traffico è stato realizzato dalla Eliship di Napoli e consiste nella visualizzazione ed identificazione delle navi in transito tramite sistema AIS della Furuno, completo di software cartografico del Golfo di Napoli e mappe satellitari 3D. Il sistema viene completato con i dati relativi a velocità e direzione del vento.
Dopo l'inaugurazione, i festeggiamenti sono proseguiti presso la Stazione Marittima insieme al presidente dell'Autorità Portuale Luciano Dassatti che ha assistito al battesimo delle due nuove unità "Porto Salvo" e "Mehari", due piccole e potenti imbarcazioni utilizzate nelle operazioni di servizio degli ormeggiatori (approdo e disapprodo, assistenza e battellaggio, sbrogli e scapolamenti di ancora etc.). Misurano circa 7 metri di lunghezza,  2 di larghezza e hanno una stazza lorda superiore alle 4 tonnellate.
«L'ormeggiatore è sempre stata una figura molto vicina alla Capitaneria – spiega il comandante Vezzi – la loro attività nel porto è sempre costante, non facilmente visibile a tutti eppure sempre presente, un contributo fondamentale alla salvaguardia delle navi in porto».