|
adsp napoli 1
18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2

d'Amico, "Una nave poco sicura non viaggia"

Il presidente Confitarma risponde all'indagine di Altro Consumo sulla sicurezza dei traghetti italiani. Un'inchiesta che "finge di dar voce ai consumatori ma che mette solo a repentaglio l'immagine delle società di navigazione" di Paolo Bosso  


Indicazioni insufficienti, estintori non revisionati, ma soprattutto poca sicurezza con scialuppe sufficienti per numero di passeggeri ma sotto gli standard minimi. L'indagine del mensile Altro Consumo sulla sicurezza dei traghetti italiani apre una nuova stagione di riflessione (polemiche?) sull'efficienza e gli standard minimi richiesti ai ferry per navigare in tutta tranquillità. L'inchiesta – intitolata Sicurezza in alto mare e condotta sui traghetti Tirrenia, Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Sardinia Ferries operanti sulle rotte verso Porto Torres, Genova, Olbia, Livorno, Cagliari e Napoli - ha però subito registrato la secca risposta del presidente degli armatori italiani Paolo d'Amico
Per il capo di Confitarma il dossier di Altro Consumo rischia di far credere ingiustamente ai cittadini che i traghetti italiani siano poco sicuri. «Davvero troppo» secondo d'Amico, nei confronti di chi «da anni investe proprio sulla sicurezza e la formazione di personale altamente qualificato». «E' bene precisare una volta per tutte – spiega d'Amico - che una nave che non rispetta gli standard di sicurezza non può viaggiare e di fatto viene immediatamente bloccata in porto dall'autorità marittima». Con il suo dossier Altro Consumo non mette sotto accusa solo i traghetti, ma tutto il cluster marittimo, in particolare Confitarma, Rina e tutte le amministrazioni marittime. «Come si può credere – si domanda d'Amico - che chi ha inventato i moderni "cruise ferry", chi ha il primato mondiale delle autostrade del mare e chi fa i numeri principali nel trasporto passeggeri continente-isole possa trascurare il principale obbligo di un operatore di qualità: la sicurezza?». Per il presidente Confitarma i risultati dell'indagine fingono «di dar voce ai diritti del consumatore», ma in realtà mettono «a repentaglio immagine, bilanci, posti di lavoro denigrando importanti aziende di navigazione che da decenni collegano le grandi isole al continente europeo». d'Amico non ha dubbi, i controlli ci sono: «Ogni nave ha un proprio piano di sicurezza approvato dalle autorità e dagli enti preposti, verificato più volte all'anno e concernente le dotazioni di salvataggio».
 
Paolo Bosso