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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Turismo in Campania: presentata la ricerca "Srm"

Lo studio evidenzia la scarsa qualità dell'offerta di accoglienza. Investiti in sette anni 10 miliardi. Infrastrutture carenti 


Campania a vocazione turistica? Proprio no se, come ha rivelato la ricerca del Srm – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno - presentata ieri alla Stazione Marittima dal presidente Federico Pepe e dal direttore Francesco Coppola (erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del Banco di Napoli Enzo Giustino, il presidente dell'Autorità portuale di Napoli, Luciano Dassatti, il sen. Salvatore Lauro, il direttore generale di Msc Crociere Domenico Pellegrino) nel Mezzogiorno solo 180 comuni su 2.557 si possono fregiare dello status di qualità. In pratica appena il 7% del totale.  Eppure, negli ultimi sette anni nel sud sono stati investiti oltre 10 miliardi di euro. Lo studio ha individuato anche le cause di questo mancato sviluppo: infrastrutturazione carente e, soprattutto, una esasperata frammentazione degli enti e delle strutture preposte al turismo unita ad una sovrapposizione di ruoli e ad una esasperante farraginosità burocratica. Come ovviare a tutto questo? Da parte della politica mettere il turismo al centro dei progetti dello sviluppo razionalizzando l'offerta del territorio e gli strumenti necessari e, dalla parte imprenditoriale, fare sistema in tutta la filiera in tutta la filiera turistica ponendo fine ad iniziative individuali e scoordinate.

Bianca d'Antonio 
 
nella foto la Reggia di Caserta