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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Caro-traghetti, Codacons pronto alla class action

Se l'Antitrust accerterà l'esistenza di un cartello in Sardegna, l'associazione dei consumatori intraprenderà un'azione collettiva. Ma i tempi e i risarcimenti, denuncia il Codacons, non sono come negli Stati Uniti 


I consumatori sono pronti a intraprendere una class action sulla vicenda del caro-traghetti in Sardegna se l'Antitrust confermerà l'esistenza di un cartello dei prezzi. Lo ha annunciato il Codacons attraverso il suo presidente Carlo Rienzi. L'azione collettiva sarà promossa nel caso in cui «accerterà il cartello e se ci sarà il vaglio del Tar e del Consiglio di Stato. Intanto già da domani sarà disponibile sul sito dell'associazione il modulo per una preadesione alla class action».
Da qui l'invito a chi avesse già acquistato il biglietto a conservarlo, insieme alla prenotazione. L'unica class action vinta in Italia nel settore privato, ricorda Rienzi, è quella contro la Voden Medical, ideatrice e distributrice del vaccino del "test fai da te" per la rilevazione dell'influenza, compresa la suina e l'aviaria.
«A fronte di una spesa di sei mila euro per pubblicare la sentenza sui giornali, il risarcimento è stato di 13 euro. C'é stata una sola adesione perché nessuno aveva conservato lo scontrino». Secondo Rienzi, anche questa vicenda ripropone l'annosa questione della necessità di modificare la legge sulla class action: «I tempi per il risarcimento sono troppo lunghi - lamenta - passeranno almeno due anni, e promuovere l'azione è troppo costoso, a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti. Le stesse multe inflitte sono irrisorie rispetto ai guadagni che ottengono le aziende che ne approfittano mettendosi d'accordo sui prezzi. Senza contare che i proventi delle multe dovrebbero andare a progetti a favore dei consumatori, mentre nel penultimo anno Tremonti ha deciso di indirizzarli al bilancio dello Stato».