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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Tirrenia, da Cin offerta a rate

Compagnia Italiana di Navigazione offrirebbe 380 milioni di cui 200 cash (40 mezzi propri e 160 finanziamento bancario) e 180 in tre rate. Conferme per le linee, servite da 18 navi, e per l'occupazione (1.400 dipendenti). Il rebus dei contributi e delle decisioni Ue 


L'operazione di privatizzazione di Tirrenia imbocca la strada definitiva? A quanto riferisce Radiocor l'iniziativa sembrerebbe ad una svolta. Compagnia italiana di navigazione (Cin), la società composta dagli armatori Gianluigi Aponte, Vincenzo Onorato e Emanuele Grimaldi, ha presentato l'offerta finale per complessivi 380 milioni per l'acquisto di Tirrenia, società in amministrazione straordinaria. La proposta definitiva, secondo quanto risulta a Radiocor, è composta di una quota cash da 200 milioni da pagare all'atto dell'aggiudicazione e da tre rate da circa 60 milioni che verranno liquidate una volta ottenuti i contributi pubblici. I contributi pubblici attesi sono di circa 72 milioni annui per otto anni: le rate verranno corrisposte il terzo, il sesto e l'ottavo anno. Il piano industriale di Cin prevede la conferma delle linee di trasporto in essere, servite attraverso le 18 navi Tirrenia (13 miste passeggeri e merci più cinque tuttomerci), l'impegno di tutto il personale composto da circa 1.400 dipendenti e da investimenti per circa 10 milioni annui per la sistemazione della flotta. Il prezzo d'acquisto riconosciuto da Compagnia italiana di navigazione corrisponde dunque alla valutazione economica base fatta da Banca Profilo, consulente del ministero dello Sviluppo economico, che aveva stimato in 380 milioni gli asset di Tirrenia spa. La struttura finanziaria dell'operazione prevede che Cin, guidata dall'amministratore delegato Ettore Morace (nella foto), paghi circa il 20% dell'ammontare con disponibilità proprie mentre per il restante 80% verrà utilizzato un finanziamento bancario predisposto da Banca Imi e Unicredit, advisor dei compratori.