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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Imb, la pirateria non abbassa la testa

L'International Maritime Bureau registra un deciso aumento degli attacchi nel primo trimestre del 2018


La pirateria del terzo millennio si sposta, cambia zone, ma nel complesso non attenua la sua pericolosità. Lo conferma l'ultimo rapporto dell'International Maritime Bureau (Imb) relativo al primo trimestre del 2018, durante il quale sono stati 66 gli attacchi di pirateria registrati nel mondo, rispetto ai 43 dello stesso periodo del 2017 e ai 37 del primo trimestre 2016. Il deciso aumento degli attacchi segna una inversione di tendenza rispetto al calo complessivo riscontrato negli ultimi anni. Nel 2018 sono state 39 le navi abbordate, 4 quelle contro cui sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco e 4 navi sequestrate oltre a 12 ulteriori segnalazioni di tentativi di attacco ricevuti da Imb.

 

Oltre cento i marittimi presi in ostaggio, riferisce l'Agenda Confitarma, e 14 i rapiti. La maggior parte dei 66 attacchi di pirateria si sono verificati nel Golfo di Guinea per un totale di 29 (più del 40%) con 4 navi sequestrate e 113 marittimi nelle mani dei pirati. Solo in Nigeria si registrano 22 incidenti. Il portavoce dell'Imb ha reso noto che nel Golfo di Guinea vengono prese di mira dai pirati tutti i tipi di navi e che in alcuni casi, gli attacchi sono stati evitati grazie al rilevamento tempestivo di una barca in avvicinamento, all'azione evasiva della nave e all'uso efficace delle cittadelle.

 

L'Imb sta collaborando con le locali autorità nazionali e regionali nel Golfo di Guinea per sostenere le navi e coordinare le azioni di contrasto alla pirateria. Le autorità del Benin, della Nigeria e del Togo hanno inviato unità navali in zona. Un solo incidente è stato segnalato al largo della Somalia, dove una product tanker è stata oggetto di colpi d'arma da fuoco sparati da due imbarcazioni a circa 160 miglia a sud-est di Hobyo. La distanza dalla costa di tali attacchi dimostra che la pirateria in quest'area è ancora attiva.