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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,13
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LNG al porto di Napoli, si fanno avanti in 17

Tante le manifestazioni d'interesse per la realizzazione di un centro di stoccaggio di LNG nel porto. A metà marzo la seconda fase di selezione


Sono 17 le manifestazioni d'interesse arrivate all'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno centrale. Tanti i soggetti, tra società e consorzi, interessate a realizzare nel porto di Napoli un deposito costiero di gas naturale liquefatto (LNG). A un mese dal lancio dell'iniziativa, le partecipazioni arrivate all'authority sono quelle di ButanGas, Confapi Napoli, De Biase, Edison, Energas, Engie, Galdieri, Italcost, Higas, Kuwait Petroleum, Liquigas, Marine Service, Maxcom Bunker, Snam, So.De.Co., Sofregaz, Wartsila Italia.
 
Soddisfatto il presidente dell'Adsp, Pietro Spirito, «per l'attenzione riscontrata dal mercato rispetto alla proposta e allo studio di pre-fattibilità presentato». Le prossime tappe si susseguiranno nelle prossime settimane. «Nei prossimi giorni - spiega - valuteremo le domande presentate e definiremo il percorso in base al quale attivare le procedure coerenti con le caratteristiche della documentazione che abbiamo ricevuto. Entro la metà del mese di marzo definiremo l'iter e procederemo a comunicare alle imprese partecipanti le fasi successive».

Napoli è uno degli otto porti nazionali per i quali è prevista la realizzazione di un deposito di stoccaggio di LNG secondo il piano energetico nazionale delineato attraverso la ricezione della direttiva europea DAFI del 2014.

Chi realizzerà la struttura dovrà aver già disegnato, realizzato o gestito impianti del genere. Dovrebbe costare, secondo i calcoli dell'Adsp, tra i 40 e i 70 milioni, a seconda del tipo di struttura e l'authority lo preferirebbe galleggiante. Lo studio di pre-fattibilità, realizzato dall'Adsp con il dipartimento di aggregazione del DIII e del DICDEA dell'Università della Campania, prevede un cantiere tra i 3 e i 5 anni di durata. Il luogo più idoneo è tra la darsena Petroli e la darsena Pollena, lungo il molo Vigliena di Ponente con attracco a Levante. Avrà una capienza tra i 10 e i 20 mila m³ (5/10 mila tonnellate circa), sulla media delle economie di scala che approdano a Napoli, e servirà principalmente come distributore per i camion a gas - un mercato sempre più importante in Nord Europa con Iveco primo sperimentatore -, secondariamente anche per le navi che utilizzano il gas come combustibile. Non è previsto un distributore per le utenze domestiche/industriali o per la generazione di corrente tramite il boil off gas, cioè la rigassificazione. Il prodotto, si legge nello studio di pre-fattibilità realizzato dall'Adsp, sarà distribuito via gomma con cisterne da minimo 40 m³ o via mare con bettoline da 1,000 m³. L'impianto può essere "a isola" o prevedere il collegamento a una rete esterna.