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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Logistica

Uiltrasporti chiede tempi brevi per il Piano della logistica

L'associazione preme affinché il Cipe approvi "con urgenza" le nuove misure. Tarlazzi: "Intervenire sul rapporto tra domanda di trasporto e offerta infrastrutturale"


Il Piano Nazionale della logistica riceve l'appoggio della Uiltrasporti ma l'associazione preme affinché il Cipe lo approvi in tempi brevi. Condivisi «in larga parte i contenuti e l'approccio pragmatico del Piano della Logistica» ma il Cipe deve convalidare il tutto «con urgenza affinché siano realizzate le misure in esso contenute, molte delle quali a costo zero». Lo afferma in una nota il segretario nazionale Claudio Tarlazzi. «La crisi mondiale - osserva - ha ulteriormente messo in luce carenze sulle quali è necessario intervenire con urgenza allo scopo di far crescere l'Italia al ritmo degli altri Paesi avanzati e ne scongiuri l'emarginazione. Occorre pertanto cominciare dall'efficientamento del processo distributivo e quindi dalla logistica, intervenendo sull'interazione funzionale tra domanda di trasporto e offerta infrastrutturale, in un contesto di sistema dove sarà fondamentale la forte responsabilizzazione di tutti i soggetti del sistema, sia pubblici che privati, e dove le regole e le tutele del lavoro non dovranno mai essere subordinate alle logiche della concorrenza, del liberismo e del profitto fine a sé stesso».
Secondo Tarlazzi, «ci dobbiamo riappropriare della logistica e farne un motore di sviluppo come ha fatto la Germania, dove la logistica è il terzo settore per occupazione e per contributo al Pil. La inefficienza logistica costa al Paese 40 miliardi, recuperare questa tassa che oggi grava su tutti noi è fondamentale per invertire il trend che ci vede ora penalizzati nell'interscambio con l'estero. Serve recuperare un concetto di sistema senza soluzione di continuità tra porti, interporti, aeroporti e più in generale i centri logistici e abbandonare la politica che risponde solo alle emergenze e che ragiona per comparti stagni». Da subito, conclude il dirigente sindacale, «devono partire quelle azioni a costo zero, come lo snellimento delle procedure doganali che ci fanno perdere il vantaggio geografico che abbiamo con i Paesi del nord Europa, e devono essere realizzati con urgenza gli interventi necessari per adeguare le reti e le connessioni».