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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Politiche marittime

Sistri, sanzioni prorogate al 2015

La Camera approva emendamento. Dopo tre mesi, torna a riunirsi il tavolo del ministero dell'Ambiente


La Federazione Autotrasporto Italiana (Fai) rende noto che nella seduta del 17 febbraio scorso, la Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge di conversione del Milleproroghe che rinvia l'applicazione delle sanzioni per la mancata applicazione delle disposizioni sul Sistri al primo gennaio 2015, spostandolo avanti di cinque mesi (in precedenza era al primo agosto 2014). Inoltre, nella giornata di ieri si è tornato a riunire – dopo oltre tre mesi - il tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del Sistri al ministero dell'Ambiente.
 
 
La proroga. Fino al primo gennaio dell'anno prossimo continua il sistema del "doppio binario", per cui tutte le movimentazioni di rifiuti pericolosi devono essere effettuate sia sulla scorta della sistema telematico e della scheda Sistri, sia con il tradizionale formulario cartaceo ed il relativo registro di carico e scarico.
Non è stata invece presa in considerazione la proposta che mirava a rinviare l'ingresso nel sistema Sistri dei produttori di rifiuti pericolosi. Per questi rimane l'obbligo di utilizzare il Sistri dal 3 marzo, provvedendo in proprio a registrare sul sito i quantitativi e le caratteristiche dei rifiuti prodotti, a generare e stampare la scheda di movimentazione dei rifiuti, indicando il trasportatore al quale questi vengono affidati e l'impianto di destinazione finale presso cui vengono portati.
Sempre dal 3 marzo saranno soggetti al Sistri anche le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Regione Campania e quelle che si trasportano i rifiuti da esse stesse prodotti. 
Il tavolo tecnico. La riunione al ministero dell'Ambiente è stata aperta dal Capo di Gabinetto del Rosanna De Nictolis, che ha comunicato che a dicembre si sono svolte le operazioni di collaudo del Sistri che hanno dato esito positivo, evidenziando che il sistema è funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi e non presenta difetti o carenze strutturali.
In secondo luogo, De Nictolis ha presentato la bozza di un decreto attuativo del sistema Sistri, teso ad individuare le categorie dei produttori di rifiuti che dal 3 marzo dovranno utilizzarlo obbligatoriamente, semplificazioni per il trasporto intermodale dei rifiuti pericolosi, il pagamento del contributo per il 2014 e l'avvio del sistema per il trasporto dei rifiuti urbani in regione Campania. Su tale bozza di decreto si sono pronunciate le diverse associazioni presenti, richiedendo delle semplificazioni per i produttori di minori dimensioni che andrebbero escluse dall'obbligo del Sistri. Al riguardo il ministero si è detto disponibile a tale semplificazione, per la quale valuterà il criterio più adeguato, tra quello del numero dei dipendenti e quello delle quantità prodotte di rifiuto.
Sul trasporto intermodale il nuovo decreto prevede la possibilità che i rifiuti pericolosi stazionino in un porto o in uno scalo ferroviario per più dei sei giorni attualmente previsti fino a 45 giorni. In tali giorni la responsabilità per il deposito temporaneo per la raccolta dei rifiuti può ricadere sul produttore degli stessi o l'intermediario che ha curato il trasporto intermodale, ma mai – su richiesta della scrivente – sul vettore che ha effettuato la prima tratta del trasporto intermodale.
Tutte le associazioni presenti si sono mostrate contrarie al pagamento del contributo Sistri 2014 entro il 30 aprile prossimo, non solo per ragioni economiche, ma soprattutto a compensazione dei due anni in cui il contributo è stato pagato (2010 e 2011) senza che il sistema fosse operativo.
La riunione è terminata con l'auspicio del ministero dell'Ambiente di adottare il nuovo decreto prima dell'ingresso nel sistema dei produttori il 3 marzo 2014, cambio di governo permettendo.