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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Armatori

Servizi tecnico-nautici, la risposta dei sindacati

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti replicano alla lettera degli armatori . C'è di mezzo la sicurezza dicono, che non si piega alle ragioni del profitto


I servizi tecnico-nautici non si toccano, parola dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti attraverso i rispettivi segretari Enrico Ascheri, Ettore Torzetti e Marco Odone. Replicando alla lettera firmata dai principali armatori italiani che chiedeva al governo una liberalizzazione di tali servizi, le associazioni di categoria si appellano all'«elevata professionalità» di queste operazioni che «contribuiscono fattivamente alla sicurezza della navigazione».
«Vanno pertanto respinti - hanno spiegato le segreterie genovesi dei tre sindacati - i tentativi di scaricare sui lavoratori gli effetti della crisi; non possiamo assolutamente permetterci l'abbassamento degli standard di sicurezza così faticosamente raggiunti, tenendo anche conto dell'ulteriore strada che ancora c'è da fare a tal proposito. In particolare il porto di Genova è un porto altamente strutturato; riteniamo pertanto la richiesta degli armatori firmatari della suddetta lettera non tecnicamente giustificata». I sindacati non ci stanno e replicano seccati: «Riteniamo che sia l'ora di finirla con tentativi di applicazioni alquanto fantasiose della legge 84/94». In mezzo c'è la sicurezza della stessa navigazione che «non deve essere assoggettata al maggior profitto specie se a chiederlo sono coloro che già beneficiano di non pochi finanziamenti da parte dello Stato».

foto: Federica Venuto