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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Armatori

Secondo trimestre in rosso per Csav

La perdita netta di 58,2 milioni di dollari include però le attività di dismissione che la compagnia cilena ha avviato in vista della fusione con Hapag-lloyd


Una perdita netta di 58,2 milioni di dollari. L'ha registrata, nel secondo trimestre di quest'anno, la società armatoriale cilena Compañía Sud Americana de Vapores (Csav) a fronte di un utile netto di 34,8 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2013. Un risultato di segno negativo che deve essere però inquadrato nel nuovo assetto societario che sta assumendo la compagnia. I dati relativi all'anno in corso includono infatti una perdita di 50,3 milioni di dollari dalle attività destinate alla dismissione, che sono costituite dalle attività di trasporto marittimo containerizzato della società sudamericana destinate alla fusione con quelle della compagnia tedesca Hapag-Lloyd, mentre la corrispondente voce nel secondo bilancio trimestrale del 2013 presenta una perdita 34,6 milioni di dollari. Quindi, al netto del risultato di tali attività in dismissione, Csav ha chiuso il secondo trimestre del 2014 con una perdita netta di 7,9 milioni di dollari rispetto ad un utile di 69,4 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.  I ricavi del secondo trimestre 2014 sono diminuiti del 36,8% rispetto al periodo aprile-giugno dello scorso anno, con una perdita operativa di 23,3 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 59,9 milioni.
Csav ha inoltre reso noto che tra aprile e giugno 2014 i volumi trasportati dalla flotta sono cresciuti del 13,5% rispetto al trimestre precedente e del 7,9% rispetto al secondo trimestre del 2013. Entrambi gli incrementi sono risultati superiori alle rispettive crescite dei costi operativi generati dalle attività di trasporto marittimo.