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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Sciopero Sicilia ferma le autostrade del mare

In Campania i maggiori danni. Ferme le linee da Napoli e Salerno per la Sicilia. I trasportatori dell'isola impediscono l'imbarco e lo sbarco delle merci. In attività la sola Tirrenia che ha obblighi di servizio. di Bianca d'Antonio


Settimana di passione per le autostrade del mare che collegano la Campania alla Sicilia. Traghetti bloccati, impossibilitati ad imbarcare e sbarcare le merci, ostaggio dello sciopero degli autotrasportatori siciliani. Una vertenza dura, senza spazio per il dialogo, che ha caratterizzato soprattutto le città di Catania e Messina. E, mentre gli armatori impotenti hanno le navi ferme ed imbarchi e sbarchi sospesi, la Tirrenia naviga. Già, perché la società in amministrazione controllata è, proprio perché svolge un servizio pubblico ed assicura la continuità territoriale, l'unica che può imbarcare e sbarcare passeggeri e merci anche se la linea tuttomerci Ravenna-Catania, non in convenzione, ha subito la stessa sorte degli armatori privati. Intanto, sulle navi Tirrenia vengono dirottati e riprotetti i passeggeri delle altre compagnie ed anche le merci. Giovedì 19 gennaio il "Rubattino", per esempio, è partito da Palermo con 1.200 metri lineari di carico. Intanto gli armatori privati contano i danni, ingenti e difficili, al momento, da quantificare. "Finora sono sei le corse, tre da Catania e tre da Napoli, annullate dalle mie due navi Trinacria e Partenope", conferma esasperato Alexis Tomasos, ad della TTT Lines, la compagnia che collega quotidianamente Napoli e Catania. "A bordo –continua- sono rimasti i camion dell'ultimo viaggio insieme agli autisti che non hanno voluto abbandonare il carico. I danni sono enormi – dice Tomasos – dobbiamo continuare a pagare il personale, abbiamo rimborsato i biglietti o riprotetto i passeggeri, almeno 3/400, perduto i carichi merci. Mi auguro che tutto questo finisca quanto prima". Stessa sorte per i traghetti della SNAV fermi da lunedì. Bloccato l'ultimo carico a bordo, passeggeri dirottati sulle navi della Tirrenia anche perché, in periodo di bassa stagione, senza il carico e con il costo del carburante così elevato,  non è certo conveniente viaggiare solo con poche centinaia di passeggeri. Debutto amaro anche per la nuova linea di Grimaldi che proprio il 17 gennaio ha avviato, con il traghetto "Translubeca", una nuova autostrada del mare trisettimanale tra Salerno e Catania e settimanale con La Valletta. Ebbene, il "Translubeca"  ancora bloccato a Catania, attende di poter imbarcare il carico: non può certo partire vuoto! Altra sorte per la "Eurocargo Venezia": dopo aver atteso inutilmente due giorni, ha proseguito nel suo viaggio. Da Catania a Messina, il fulcro della protesta. "Siamo totalmente fermi – spiega Calogero Famiani, direttore generale della Caronte - Tourist, la compagnia degli armatori Franza e Matacena che collega quotidianamente, con tre moderne unità, Messina e Termini Imerese a Salerno. "Finora sono saltate sei partenze giornaliere. Abbiamo annullato le prenotazioni e rimborsato tutti i biglietti. La nostra nave "Delta Cartour" è ancora ferma con i camion a bordo. Speriamo che questa dura vertenza si chiuda per fine settimana. Lunedì poi faremo la conta dei danni".

Bianca d'Antonio