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25 aprile 2024, Aggiornato alle 08,32
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Rina, ricavi 2016 crescono di un quinto

Gli introiti del gruppo salgono a 448 milioni. Con l'acquisizione di Edif salgono a 3,370 gli occupati del gruppo


Crescono di un quinto i ricavi del gruppo Rina. Oggi l'assemblea ha approvato il bilancio consolidato del 2016 che presenta ricavi per 448 milioni di euro (+19%) e un ebitda di 54 milioni (+25%), tenendo conto delle attività della neo acquisita Edif, società ingegneristica inglese che ha portato gli impiegati a tempo indeterminato del gruppo a 3,730 unità di 69 diverse nazionalità, operanti in 170 uffici in 65 paesi.

Il settore marine ha mantenuto i livelli di attività dell'anno precedente, nonostante il difficile contesto di mercato della costruzione di navi commerciali. La flotta in classe Rina ha raggiunto le 5,610 unità, pari a 36,8 milioni di tonnellate. L'orderbook di nuove costruzioni è di 450 navi per circa 4,5 milioni di tonnellate. Il gruppo rafforza la propria posizione nei segmenti della cantieristica mondiale meno interessati dalla crisi. Si confermano, quindi, il primato nella classificazione dei traghetti passeggeri e ro-ro, la leadership nello yachting e nel settore delle navi da crociera, sia in termini di flotta in esercizio classificata sia di nuove costruzioni. L'orderbook vede, infatti, oltre 2 milioni di tonnellate in navi da crociera, tra cui spicca il primato delle prime navi da crociera al mondo ad essere interamente alimentate a gas naturale liquefatto, nonché le più capaci in termini di passeggeri trasportabili mai realizzate.

Buone performance si sono registrate nel settore della business assurance (+6%) e in quello dei trasporti che ha visto una crescita del 40 per cento, merito di una strategia di diversificazione dei servizi, di internazionalizzazione e di investimento nei laboratori per i test. Il settore agroalimentare ha registrato una crescita del 7 per cento, confermando il Rina società leader nel sud Italia e seconda a livello nazionale nel campo della certificazione regolamentata DOC, DOP e IGP.  

Calano le attività ispettive (-16%) e di ingegneria (-27%) nel settore oil & gas, dove il livello del prezzo del petrolio ha costretto le principali società petrolifere ad un forte ridimensionamento degli investimenti. Per compensare questa situazione negativa, il gruppo ha diversificato le sue attività in aree vicine a quella dell'oil&gas, individuando nuove nicchie più redditizie.

Sul fronte della consulenza ingegneristica, il 2016 è stato caratterizzato da un consolidamento delle attività e dall'espansione della presenza internazionale. «Grazie – si legge in una nota - alle buone performance di alcune aree di business e ad alcune acquisizioni effettuate in esercizi precedenti, il gruppo ha continuato a perseguire gli obiettivi di diversificazione geografica delle attività in nuovi paesi come il Ghana e l'Israele e ha rafforzato la propria presenza nel Regno Unito».

Anche il Centro Sviluppo Materiali, controllata del RINA dal 2014, si conferma un centro di competenze riconosciuto a livello internazionale nello studio dei materiali nel settore dell'acciaio.

Nel 2016 l'attività del RINA dedicata alla ricerca e sviluppo ha raggiunto le 283 mila ore, mentre quella dedicata alla formazione ha superato le 178 mila ore. 

A luglio 2016 è stata perfezionata l'acquisizione del gruppo inglese Edif, società di servizi di testing, ispezione e consulenza ingegneristica. Conta oltre 650 dipendenti che operano in 20 uffici nel mondo a cui si aggiunge una rete internazionale di oltre 2,500 ispettori.

L'investimento di oltre 150 milioni di euro è stato finanziato attraverso un aumento del capitale sociale sottoscritto dai partner finanziari VEI Capital e NB Renaissance Partners e un finanziamento concesso da un pool di banche.

«Il 2016 si è chiuso con risultati in crescita principalmente grazie all'acquisizione del gruppo Edif che ci ha permesso di arricchire il Rina con forti competenze nei settori delle reti elettriche e delle energie rinnovabili che sono quelli che vedranno i maggiori investimenti nei prossimi anni. Nonostante le difficoltà dello shipping e dell'oil & gas, abbiamo ottenuto importanti soddisfazioni in altri ambiti e abbiamo posto le basi per fronteggiare un mercato che anche nel 2017 si presenta incerto. L'internazionalizzazione, lo sviluppo delle professionalità interne al nostro gruppo e la capacità di interpretare le esigenze del mercato sono gli elementi su cui continuiamo a investire per superare le sfide che siamo chiamati ad affrontare», ha commentato Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato del Rina.

L'Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che guiderà il Gruppo nel prossimo triennio. Il Consiglio è composto da:
Ugo Salerno (Presidente ed Amministratore Delegato)
Marco Cerrina Feroni (Vicepresidente)
Sergio Ravagli (Vicepresidente)
Nazareno Cerni
Emanuele Grimaldi
Alberto Maestrini
Paolo Pierantoni