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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Rimozione Costa Concordia, tra un mese il verdetto

Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini annuncia alla Camera i tempi di approvazione dei progetti. Il 3 marzo termine ultimo per presentarli, il 15 il comitato tecnico (Costa, Rina e Fincantieri) decreterà il vincitore


Un mese al responso definitivo su come rimuovere il relitto del Costa Concordia, naufragato di fronte l'Isola del Giglio il 13 gennaio. E' quanto ha annunciato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini nel corso di un question time alla Camera. Le soluzioni possibili dovranno pervenire entro il 3 marzo, da qui poi il tempo necessario per valutare le ipotesi e passare all'atto pratico. Attualmente, fa sapere Clini, è in corso un monitoraggio costante «fondamentale per le operazioni in corso e quelle future». 
Il comitato tecnico istituito per questa particolare operazione è sotto la responsabilità della compagnia Costa Crociere, ed è formato da Fincantieri, Rina, Carnival Corporation, due docenti di fisica e la stessa Costa Crociere.
«Lo scorso 1 febbraio - ha detto il ministro dell'Ambiente - sono state invitate 10 aziende specializzate nel settore al fine di predisporre dei progetti da presentare entro il 3 marzo che lo stesso comitato tecnico valuterà entro il 15 marzo e a cui seguirà il conseguente affidamento entro la fine di marzo». In corso di approvazione, ha inoltre sottolineato Clini, anche il piano di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti provenienti dalla nave.
L'attuazione del piano, che dovrà essere coordinata con le attività di recupero della nave e di bonifica dagli idrocarburi, prevede il recupero e lo smaltimento del materiale flottante, la rimozione delle acque nere, la rimozione e lo smaltimento dei prodotti chimici e idrocarburi diversi da quelli contenuti nei serbatoi.