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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Reti Ten-T, anche i porti fluviali vogliono farne parte

Da Bruxelles L'European Federation of Inland Port chiede più spazio ai porti interni


Secondo L'European Federation of Inland Ports (Efip) anche i porti fluviali e interni dovrebbero essere inclusi nelle reti Ten-T. La federazione che raccoglie oltre 200 autorità portuali di scali interni e 19 nazioni dell'Unione Europea, ha presentato alla Commissione Europea il proprio contributo alla revisione della politica per le reti di trasporto transeuropee.
Nel documento l'associazione sottolinea che i porti interni europei dovrebbero svolgere un ruolo importante nella catena di trasporto sostenibile e intermodale. Non solo, secondo l'Efip hanno una funzione fondamentale nella realizzazione delle reti Ten-T. Insomma, bisogna includerli nel progetto a tutti gli effetti. In particolare, per l'Italia si tratterebbe del sistema idroviario del Nord, forte di un considerevole sviluppo avuto negli ultimi dieci anni, così come le vie navigabili interne svedesi e la via fluviale del Guadalquivir che collega l'Oceano Atlantico con il porto interno di Siviglia. Inoltre una selezione di porti interni, quelli situati sulle vie navigabili prioritarie della rete Ten-T e quelli situati lungo il tracciati delle linee ferroviarie prioritarie delle Ten-T, dovrebbe essere integrata nel core network della rete europea.
 
Nella foto il porto di Mykolayiv sul fiume Ingul