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19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
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Infrastrutture

Reclutamento portuali, ultimatum Ue alla Spagna

Se Madrid continua a non rispettare le norme comunitarie che regolano il settore, avverte Bruxelles, il caso finirà davanti alla Corte Europea di Giustizia


La Spagna deve rispettare le norme comunitarie relative al reclutamento dei lavoratori portuali. E' quasi un ultimatum quello lanciato da Bruxelles al governo di Madrid. Il paese iberico, infatti, continua ad obbligare le aziende che operano nei servizi cargo nei suoi scali a partecipare finanziariamente al capitale delle aziende private che gestiscono la fornitura dei lavoratori portuali, non consentendo quindi di ricorre al mercato per trovare il proprio staff, a meno che la forza lavoro dell'azienda privata non sia adatto o insufficiente. I fornitori dello stesso servizio cargo di altri Stati membri che desiderino stabilirsi in Spagna potrebbero essere scoraggiati dal farlo a causa di questa barriera del mercato iberico. Per l'Ue si tratta della seconda fase della procedura d'infrazione. Alla Spagna rimane poco tempo per adeguarsi. C'è il rischio concreto che il caso possa finire davanti alla Corte europea di Giustizia.