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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Ravenna, il deposito di LNG entra nella fase operativa

Pronto nel 2021, costerà 80 milioni e distribuirà fino a 1 milione di mc l'anno


Dopo il via libera a febbraio del ministero dello Sviluppo Economico, entra nella fase operativa il deposito costiero di gas naturale liquefatto (LNG) di Ravenna. Sarà il primo in Italia a essere realizzato seguendo le indicazioni del decreto legislativo 257/2016, quello che attua la direttiva Ue DAFI del 2014, un importante regolamento che ha avviato la costruzione di depositi costieri di LNG destinati all'approvvigionamento. L'obiettivo nazionale è creare una rete di distribuzione mediterranea in vista di una crescita di questo combustibile da parte delle navi mercantili. Dovrebbe essere pronto nel 2021, circa un anno dopo l'entrata in vigore di stringenti normative dell'IMO sulle emissioni di Zolfo, su cui gli armatori europei temono il caos e, più in generale, una sua lenta introduzione.

«Ci porterà un forte vantaggio competitivo in gradi di attirare navi. Per questo abbiamo sostenuto questo investimento in concomitanza con il progetto hub per l'approfondimento dei fondali e la realizzazione di nuove banchine e di una piattaforma logistica», spiega a Meditelegraph il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico centro-settentrionale, Daniele Rossi.

La struttura
Costerà circa 80 milioni di euro, il cantiere è partito e richiederà quasi tre anni di lavori. Lo realizzeranno il gruppo Pir (La Petrolifera Italo Rumena Spa, della famiglia Ottolenghi) in partnership con Edison. La gestione richiederà tra i 30 e i 40 impiegati. Avrà una superfice di 23 mila metri quadri e si insedierà vicino lo stabilimento di Bunge e la centrale Enel. I serbatoi saranno due e avranno una capienza ciascuna di 10 mila metri quadri. Potrà distribuire fino a un milione di metri cubi l'anno, di cui 340 mila tramite bettoline. Le navi dovranno essere comprese su una taglia di 1 mila/4 mila metri cubi. Del funzionamento del centro di stoccaggio se ne occuperà una filiera composta da deposito, autocisterne, navi gasiere, bettoline e bracci di carico.