|
adsp napoli 1
28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

Porto di Trieste, il piano regolatore è realtà

Arriva il decreto ministeriale, il primo a superare le tremende maglie ambientali di Vas e Via. Dopo sessant'anni lo scalo può pianificare le opere


L'iter ministeriale di approvazione del piano regolatore del porto di Trieste approda allo step finale. Dopo il parere favorevole della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale (Valutazione ambientale strategica-Vas e Valutazione di impatto ambientale-Vas), è stato notificato all'Autorità portuale di Trieste il decreto con cui il ministero dell'Ambiente e quello dei Beni culturali danno parere positivo, stabilendo per legge la «compatibilità ambientale delle opere previste dal piano».

Il piano regolatore portuale è lo strumento fondamentale per la pianificazione di uno scalo. Quello di Trieste, come altri porti italiani, è molto vecchio, risalendo al 1957, un anno prima, per esempio, di quello del porto di Napoli. «Lo scalo triestino è case history a livello italiano» per l'authority triestina, essendo stata la prima ad attivare con successo i complicati strumenti del Vas e del Via. «Un modello che potrà fare da apripista a molti altri porti del nostro paese» commenta l'authority. 

«Si conclude un iter iniziato nel 2009 e poi interrotto – commenta il commissario dell'Autorità portuale di Trieste Zeno D'Agostino - il piano regolatore rivoluziona l'attività di pianificazione di uno scalo perché permette di lavorare in una prospettiva di lungo periodo. Ora possiamo guardare al porto del futuro, sbloccare la realizzazione di nuove infrastrutture strategiche, attrarre nuovi investimenti, rilanciare l'attività logistica e industriale, divenendo credibili all'estero con un vero piano di marketing internazionale. Dopo il placet ministeriale, - ha concluso D'Agostino - manca solo l'ultimo passaggio della Regione Friuli Venezia Giulia con cui dovremo siglare un protocollo d'intesa per dare sostanza alle prescrizioni presenti nel decreto».

Vas, Via, Vinca
Le tre sigle sono importanti autorizzazioni ministeriali per le opere, dal dragaggio a una nuova banchina con gru. E sono tutte un elefante burocratico. La Valutazione di impatto ambientale coinvolge tre attori: proponente, soggetti interessati, autorità competente. Dura tra i 300 e i 360 giorni e si compone di nove fasi. La Valutazione ambientale strategica (Vas) coinvolge sei soggeti: autorità competente, autorità procedente, proponente, sistema agenzie ambientali, Ispra, soggetti competenti in materia ambientale. Dura fino a 330 giorni e si compone di sette fasi. Infine, la Valutazione di incidenza ambientale (VIncA) si compone di quattro fasi: verifica, screening fattibilità progetto.