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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Infrastrutture

Porto di Napoli, ok dell'Ue alle opere a terra

In arrivo 115 milioni di euro per rifare le strade, la rete fognaria e l'Immacolatella vecchia. Non sono inclusi gli interventi del "Grande progetto"


di Paolo Bosso
 
Il commissario europeo alle Politiche Regionali Johannes Hahn ha dato il via libera a una parte del "Grande progetto" del porto di Napoli. Circa 115 milioni di euro del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007/2013 da spendere entro il 15 dicembre 2015 per rinforzare le infrastrutture di terra. 
Tre interventi principali: rete fognaria, collegamenti stradali e recupero dell'edificio dell'Immacolatella Vecchia. La Regione Campania in una nota ha elencato i singoli interventi:
• completamento della rete fognaria portuale (ad esso si aggiunge la realizzazione di un depuratore con fondi locali).
• riassetto dei collegamenti stradali e ferroviari interni.
• bonifica dei fondali in previsione delle opere di dragaggio (non incluse in questo finanziamento).
• eventuale messa in restauro di reperti archeologici trovati nella fase di bonifica.
• messa in sicurezza della darsena della Marinella.
• "efficientamento" energetico (in sostanza un investimento sul risparmio dei consumi, magari utilizzando pannelli solari)
• prolungamento della diga Duca d'Aosta.
 
Dragaggi? 
Nell'elenco della Regione ci sarebbe anche l'escavo dei fondali dell'area orientale con deposito in cassa di colmata della darsena di Levante, ma si tratta di un intervento che necessita di un altro via libera, quello del ministero dell'Ambiente.
 
Grandi interventi rimandati 
Ancora fuori quindi le opere importanti, quelle che una volta si chiamavano "grandi opere" e ora "grandi progetti". Ovvero: dragaggi, nuovo terminal container di Levante e delocalizzazione della darsena Petroli, su cui pesa il veto delle stesse compagnie petrolifere. Questi tre, grossi interventi potrebbero essere inseriti nella prossima programmazione Fesr 2014-2015 o in un Piano di Accumulo del Capitale. 
Ciò non toglie che questi complessivi 154 milioni (115,6+fondi locali) costituiscono un «importante passo verso una migliore qualità delle infrastrutture e della sostenibilità del porto» come sottolinea il commissario Ue Hahn, e renderanno «la regione più interessante per armatori e operatori del settore».
È ancora presto per sapere quali saranno i primi interventi a partire, ma è questione di giorni. L'anno scorso, di questo periodo, quando il grande progetto si divise in due, l'Autorità portuale stilò un elenco provvisorio dei bandi: a settembre strade e ferrovie, a ottobre bonifica fondali e museo archeologico al palazzo dell'Immacolatella, a gennaio il prolungamento della diga foranea. I primi bandi di gara per circa 50 milioni di euro, segnala l'assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza, partiranno nelle prossime settimane.