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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Porto di Napoli, controlli su pesce dal Giappone

Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 non sono state sdoganate partite di pesce proveniente dal paese orientale. Le autorità: "Il sistema di controlli è sicuro" 


Nel porto di Napoli, nel 2010 e nei primi mesi 2011, non sono state sdoganate partite di pesce congelato o non congelato di origine e/o provenienza Giappone. L'Autorità doganale (Ufficio dogane Napoli 1), e complessivamente il sistema di controllo e verifica che fa capo a Università Federico II, ministero della Salute (Uvc/Pif), servizi veterinari, Istituto zooprofilattico, commercianti (mercato ittico di Pozzuoli), hanno concordato che esiste, per i prodotti in importazione, un sistema di controllo degli alimenti di origine animale, e non, efficiente tale da garantire al meglio la salute dei consumatori.
Nel corso di una conferenza stampa presso l'Autorità portuale è stato fatto il punto sulla situazione a seguito del disastroso tsunami che ha colpito il Giappone e che ha provocato allarme per le conseguenze radioattive a seguito del disastro nucleare della centrale di Fukushima.
Non c'è pericolo, anzi le misure sono state intensificate. Al porto c'è la massima attenzione proprio in queste ore quando i primi carichi, del dopo terremoto/tsunami, potrebbero arrivare nei porti nazionali.
Autorità doganali, Guardia di Finanza e Capitanerie di porto agiscono in stretta collaborazione. Massima attenzione soprattutto sui tentativi di introduzione illegale di prodotto congelato.
«Questa è una regione civile che fa controlli - ha detto il direttore Dogane Napoli 1, Salvatore Falco - al porto di Napoli esiste un sistema integrato di controlli». «L'Autorità portuale – ha detto il presidente Luciano Dassatti - è in contatto sistematico con le istituzioni interessate all'effettuazione dei controlli e ne supporta ogni iniziativa».