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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Infrastrutture

Porto di Napoli, Comune approva piano regolatore

L'ultimo risale al 2000. Un ulteriore passo verso il Grande Progetto che promette di rivoluzionare la struttura dello scalo. Il prossimo passo sarà l'arrivo del piano ai Lavori Pubblici del Senato


Il porto di Napoli compie un altro passo decisivo verso l'avvio dei lavori per il Grande Progetto. Il Consiglio comunale del capoluogo campano ha infatti approvato ieri il nuovo piano regolatore dello scalo, un piano di notevole importanza – l'ultimo risale al 2000 - e che costituisce un ulteriore passo verso il cosiddetto "Grande Progetto" da 240 milioni di fondi europei (più 95 destinati ai collegamenti ferroviari) che dovrà essere approvato entro giugno 2013, promettendo di rivoluzionare le infrastrutture del porto: piping sottomarini per i petroli, tombamenti, dragaggi, recupero ordigni bellici, riorganizzazione dei collegamenti stradali interni (qui uno speciale realizzato dal Bollettino Avvisatore Marittimo). 
«Le opere previste sono coerenti con il nuovo piano regolatore – ha detto l'assessore Edoardo Cosenza, responsabile del coordinamento grandi progetti - accompagneremo anche l'approvazione del piano in Consiglio superiore dei Lavori pubblici, presso il ministero delle Infrastrutture, che è l' ultimo passo necessario per dare il via ai lavori del Grande progetto».
Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, esortando l'arrivo del piano al governo in tempi brevi, fa appello alla responsabilità istituzionale: «L'auspicio è che il senso di responsabilità e di attenzione agli interessi reali del territorio, di là da beghe politiche, sia confermato sia per tutto l'iter esecutivo del grande progetto porto, sia su tutte le altre tematiche fondamentali per superare questa fase estremamente delicata sul piano economico e occupazionale».
Paolo Graziano, presidente degli Industriali di Napoli, parlando di una svolta importante, auspica che «si tenga conto anche degli altri scali della provincia e della regione, nonché dei molteplici nodi logistici e intermodali. Bisogna inoltre assicurare la puntuale attuazione del grande progetto porto che, potenziando le infrastrutture, riordinando gli spazi e salvaguardando le attività produttive, può innescare un meccanismo propulsivo con benefici considerevoli per l'economia del territorio».