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24 aprile 2024, Aggiornato alle 10,25
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Porto di Napoli avvia i dragaggi

Prima 70mila metri cubi, poi altri 130mila interesseranno l'area Co.Na.Te.Co. per liberare gli accumuli generati dal movimento delle eliche delle navi e dei rimorchiatori. La delibera anticipa i lavori di più ampio respiro (1,2 milioni di metri cubi) su cui si attende il responso del Tar della Campania


Partono i dragaggi al porto di Napoli. L'Autorità Portuale di Napoli, con delibera n.6/2011, ha aggiudicato alla L.E.MA.PO.D. Spa di Napoli i lavori di "Dragaggio urgente di una parte dei fondali del porto di Napoli – progetto esecutivo l° stralcio". 70mila mc. di escavo con temporaneo deposito dei sedimenti permetteranno allo scalo di rendere agibile il transito alle navi di più grandi dimensioni. Con il 2° stralcio (già approvato) si raggiungeranno i 130.000 mc. da far refluire tutti nella cassa di colmata di Vigliena (Porto Fiorito) non appena sarà riparata dai danni provocati dalle mareggiate.
Il dragaggio sarà possibile grazie al secondo dei due decreti del Ministero dell'Ambiente, ottenuti in 20 mesi dall'Autorità Portuale di Napoli, per liberare i fondali di alcune zone operative del porto nei presi del Terminal Co.Na.Te.Co. da accumuli di sedimenti formati dal movimento delle eliche di navi e rimorchiatori in manovra.
L'istruttoria era attesa da tempo dagli operatori portuali e anticipa la più grande operazione di dragaggio di circa 1.200.000 mc. da far refluire nella futura Darsena di Levante.
Anche i lavori di realizzazione della nuova Darsena sono stati aggiudicati, ma sono oggetto di giudizio del T.A.R. Campania che sarà reso noto, si spera, entro il prossimo mese.